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Harry Potter e l’Ordine della Fenice: inizia il disastro firmato Yates!

Con Harry Potter e l’Ordine della Fenice subentra David Yates come regista e rimarrà al “timone” fino alla fine della saga. In molti hanno notato un calo qualitativo da questo momento in poi, ma è davvero così?

Cast e Trama

Un attacco dei Dissennatori fa rischiare la vita a Dudley Dursley, l’odiato cugino di Harry Potter, che per salvarlo è costretto a utilizzare la magia fuori da scuola e rischia l’espulsione. Niente è più come prima. Lord Voldemort è in vita, ma il Ministero non crede alle parole di Harry e Silente, i quali, per l’opinione pubblica, figurano come due pazzi visionari in cerca di attenzione. Il Preside di Hogwarts sembra ignorare Harry, che, a sua volta, è tormentato da terribili visioni che riguardano il suo acerrimo nemico e le cose non sembrano essere semplici per il protagonista da quando Dolores Umbridge ricopre il ruolo di professoressa di Difesa contro le Arti Oscure e Inquisitore di Hogwarts. Ormai è tempo di ribellione!

Nel cast entrano a far parte Helena Bonham Carter, nei panni della fedelissima Mangiamorte Bellatrix Lestrange, e Imelda Staunton, che ricopre il ruolo dell’odiosissima professoressa Dolores Umbridge. Il cast giovanile si arricchisce con la presenza di Evanna Lynch, ovvero la stramba, ma simpaticissima e adorabile, Luna Lovegood.

Harry Potter e l'Ordine della Fenice

Harry Potter e l’Ordine della Fenice non è il peggior film di Yates, però…

David Yates venne scelto dalla produzione per un motivo: nei suoi precedenti lavori aveva trattato tematiche politiche, perciò sembrava il regista perfetto. Peccato che prima di allora si fosse occupato solamente di televisione, perciò affidargli un blockbuster come primo lavoro cinematografico non è stata un’idea geniale.

Tuttavia non è il peggior lavoro del regista o il film più brutto della saga di Harry Potter, per quello dovremmo aspettare il capitolo successivo e le ultime due pellicole di Animali Fantastici.

Il montaggio si rivela interessante: il regista riesce a trovare delle soluzioni interessanti, e anche divertenti, per mostrare la tirannia della professoressa Umbridge e le scene dei giornali sono ottime per riciclare quelle scene che, in fase di post-produzione, erano tagliate dal montaggio. C’è anche un’attenzione ai dettagli, basti pensare alla scenografia dell’ufficio della Umbridge; i fan più appassionati della saga sanno che la pessima professoressa è ossessionata dal colore rosa e dai gattini e Yates riesce perfettamente a restituire la sensazione di disgusto che provava Harry la prima volta che entra nel suo ufficio.

Anche le scene che riguardo i gemelli Weasley sono molto interessanti, curate e ben fatte.

Tuttavia, la regia nelle scene di azioni è molto scarna. Quando i membri dell’Ordine della Fenice va a “salvare” Harry dalla casa degli odiati zii viene mostrata una scena di volo, peccato che non ci sia dinamismo nella scena e lo stesso duello tra Voldemort e Silente, uno dei più interessanti dell’intera saga, non ha quello spessore che si ci aspettava, dato che sono due dei maghi più forti dell’universo magico.

Non si capisce perché siano presenti numerosi scavalcamenti di campo, sia nella scena già citata, ma anche nel primo bacio tra Harry e Cho. Non c’è una vera motivazione per questa scelta.

Che cosa è successo agli attori?

Il cast giovanile di Harry Potter forse non è uno dei migliori, ma vedendo il film viene spontaneo chiedersi che cosa sia successo.

Gli interpreti non mettono più pathos nelle loro scene, è tutto molto piatto e non si capisce per quale motivo Rupert Grint sia glissato a un personaggio di terza categoria. Gli unici attori giovani che riescono brillare sono i gemelli Weasley e Luna Lovegood.

Anche Imelda Staunton ed Helena Bonham Carter ci offrono uno splendido debutto, il problema è il restante cast. Nonostante siano tutti degli ottimi attori, Yates dimostra di non essere in grado di gestire i personaggi che non sono introdotti nella sua pellicola. Il Lord Voldemort di questo film inizia il suo inevitabile declino che culminerà con la terribile risata dell’ultima pellicola. Forse la produzione lo riteneva troppo spaventoso per i bambini ed è stato ridimensionato?

Ci sono dei tagli di sceneggiatura troppo gravi in Harry Potter e l’Ordine della Fenice

Uno dei problemi più grandi in Harry Potter e l’Ordine della Fenice è la sceneggiatura. I tagli che vengono fatti non permettono una completa comprensione della storia per chi non ha letto il libro.

Basti pensare che l’Ordine della Fenice non ha alcuna rilevanza all’interno dell’adattamento e tutta la storia della profezia viene spiegato in maniera troppo approssimativa e veloce.

Harry Potter e l'Ordine della Fenice

In conclusione

Come già detto, Harry Potter e l’Ordine della Fenice non è il film peggiore della saga. Ma è inevitabile che da qui in poi ci sarà un’immenso calo qualitativo. La magia che ci aveva accompagnato nei precedenti capitoli sembra destinata a svanire.

PANORAMICA RECENSIONE

Regia
Soggetto e sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

Con Harry Potter e l'Ordine della Fenice si assiste a un declino significativo dell'amata saga del maghetto più famoso al mondo. David Yates cerca di fare del suo meglio per ricreare l'atmosfera delle pellicole precedenti, ma il suo intento non è riuscitissimo.
Arianna Dell'Orso
Arianna Dell'Orso
Vivo sul mondo reale unicamente con il corpo, ma la mia mente viaggia a Westeros, nella Londra dei Peaky Blinders e fa affari loschi con Walter White. Il cinema di Hitchcock è il mio spirito guida

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