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Fortapàsc, la recensione del film di Marco Risi

Fortapàsc è un luogo dove la legalità non riesce ad imporsi, un luogo in cui le istituzioni si nascondono dietro ad una maschera, dove l’unica parvenza di verità appare scritta su carta. Il giornalismo che non scade nel semplice racconto dei fatti ha un che di sacro, poiché quando scarseggia la luce, esso ha il compito di illuminare la via.

Il film diretto da Marco Risi, figlio di Dino, vuole omaggiare questo tipo di giornalismo d’inchiesta, rappresentato attraverso la figura di Giancarlo Siani, un giornalista che lavora per la redazione locale de Il Mattino di Torre Annunziata, un’oasi western dove la criminalità serpeggia indisturbata. Il film è valso a Libero De Rienzo, che interpreta il giornalista Siani, la candidatura al David di Donatello per il miglior attore protagonista.

Fortapàsc Cast

Il cast del film è composto da Libero De Rienzo (Giancarlo Siani), Valentina Lodovini (Daniela), Michele Riondino (Rico), Massimiliano Gallo (Valentino Gionta), Gianfranco Gallo (Gabriele Donnarumma), Fortunato Cerlino (consigliere comunale), Ernesto Mahieux (Sasà), Salvatore Cantalupo (Ferrara), Ennio Fantastichini (Sindaco Cassano), Duccio Camerini (Angelo Nuvoletta), Renato Carpentieri (Amato Lamberti), Gianfelice Imparato (pretore Rosone), Marcello Mazzarella (L’emissario dei siciliani), Daniele Pecci (Capitano Sensales), Gigio Morra (Il boss Carmine Alfieri), Antonio Buonomo (Lorenzo Nuvoletta).

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Giancarlo Siani e Daniela, interpretati rispettivamente da Libero De Rienzo e Valentina Lodovini, nel film Fortapàsc

Fortapàsc Trama

Giancarlo Siani è un giornalista di giovane età che scrive nella redazione locale de Il Mattino di Torre Annunziata. Insieme al suo collega e amico Rico, Siani si occupa principalmente di cronaca nera. La sua curiosità, però, lo spinge ad interessarsi di criminalità organizzata locale.

Torre Annunziata, in particolare, è gestita dal boss Valentino Gionta, il cui poco lucido spirito di iniziativa lo porta ad inimicarsi i boss degli altri clan campani. In questo contesto, Siani cerca di far luce su legami tra malavita organizzata e personaggi politici. Il suo lavoro, però, trova non pochi ostacoli. Dal suo datore di lavoro che gli ordina di occuparsi esclusivamente di cronaca nera alle minacce dei diretti interessati.

Parallelamente, Siani cerca di portare avanti la relazione con Daniela. Dopo una promozione alla redazione principale di Napoli, il giornalista sembra allontanarsi dal mondo criminale di Torre Annunziata, poiché il lavoro gli impone di occuparsi di altro. La sete di verità, però, lo riporterà lì dove si era fatto nemici, in quel luogo in cui le leggi dello Stato non riescono ad arrivare.

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Giancarlo Siani, interpretato da Libero De Rienzo, davanti alla redazione napoletana de Il Mattino

Fortapàsc Recensione

Torre Annunziata è lo sfondo che si staglia dietro al protagonista Giancarlo Siani che, accompagnato dal suo collega Rico, cerca di scrivere la verità che si cela dietro a omicidi che avvengono nel territorio campano. La rappresentazione che ne deriva è quella di un luogo dove la politica non è quella che sembra, le forze dell’ordine cercano di fare il possibile e le organizzazioni criminali gestiscono gli affari nella più totale tranquillità.

In questo contesto il giornalismo d’inchiesta di Siani è l’unica bussola che rimane per indicare il cammino verso la verità. Una verità che sembra essere ostacolata costantemente non solo da coloro che egli combatte ma anche da quelli che dovrebbero supportarlo.

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Siani e Rico, il suo collega, in Fortapàsc

L’isolamento del protagonista

L’isolamento del personaggio acuisce la tragicità della situazione. Da un punto di vista lavorativo, infatti, Siani non riesce a trovare una vera guida. Il direttore del suo giornale, volendosi evitare ogni tipo di problema, non alimenta la sua aspirazione. Il giornalista Amato Lamberti è sfuggente, sembra deluso dal lavoro di Siani. Il pretore Rosone, che sembra interessato al lavoro di Siani, appare, però, incapace di svolgere il suo lavoro.

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Da un punto di vista affettivo, invece, ad una famiglia che non viene mai rappresentata sullo schermo, si contrappone un rapporto sentimentale con Daniela, interpretata da Valentina Lodovini, che, attraverso alti e bassi, lascia i due in un limbo di superficialità che non viene mai approfondita.

A questo isolamento del personaggio, però, non si associa una fervida rappresentazione eroica di esso. Il regista ha, infatti, deciso di mettere da parte la narrazione romantica che poteva risultare più semplice e intuitiva. Egli ha, invece, voluto, in maniera opportuna, rappresentare Siani come un semplice giornalista che però, spinto dal desiderio di cambiare le cose, vuole andare oltre la semplice narrazione di cronaca.

Una persona semplice che commette errori e non è perfetta ma che, grazie anche ad un’etica del lavoro lodevole, vuole mostrare la realtà per quella che è, e non per quella che appare.

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Il vero Giancarlo Siani, che nel film Fortapàsc viene interpretato da Libero De Rienzo

Un antagonismo dualistico

All’interno del film, l’antagonismo è rappresentato da una parte dalla malavita organizzata che ha in Valentino Gionta il suo massimo rappresentante, tanto forte quanto fragile. Dall’altro parte, invece, le istituzioni politiche che dovrebbero far rispettare la legalità si macchiano di sangue e tangenti. Il dualismo di questo antagonismo è rappresentato in una lucida scena in cui il regista contrappone il confusionario dibattito del consiglio comunale ad una tranquilla cena tra camorristi.

Una scena che, forse, risulta essere tra i punti più alti di un film che, registicamente parlando, non osa e, di conseguenza, non commette sbavature. A ciò, però si contrappone una sceneggiatura ben costruita, a partire all’espediente narrativo di rivelare il finale durante la prima scena del film in cui il protagonista viaggia sulla sua macchina verde acceso, sotto le note di Vasco Rossi.

Tale scelta, però, non rovina la potenza drammatica finale, che invece viene caricata di tensione da una specifica costruzione narrativa che, durante tutto il film, il regista ha voluto erigere. Il protagonista, che ha riallacciato i rapporti con Daniela, sembra essere rimasto, comunque, solo.

Una solitudine amara, che non ha scampo. Una condizione che, pur non innalzandolo ad eroe, lo mostra in tutta la sua umanità. In ciò risiede l’originalità di questo film, che finisce per essere una canzone amara dedicata al giornalismo d’inchiesta, in un paese in cui è tanto difficile quanto necessario farlo.

PANORAMICA RECENSIONE

Regia
Soggetto e Sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

Fortapàsc è un'inno al giornalismo d'inchiesta, che illumina la verità e spiega la realtà. Libero De Rienzo interpreta Giancarlo Siani, che pone questa verità sopra ogni cosa.
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