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Cobra Kai – La terza stagione

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L’arrivo su Netflix della terza stagione di Cobra Kai era previsto per lo scorso 8 gennaio. Il colosso dello streaming ha poi anticipato l’uscita dell’attesissima serie e  fin dal primo giorno dell’anno abbiamo potuto assistere alle nuove avventure marziali (e non solo) di Daniel-San (Ralph Macchio) e del suo storico nemico Johnny Lawrence (William Zabka). Cobra Kai, è il sequel seriale di Karate Kid, la fortunata saga cinematografica degli anni Ottanta. La serie, trasmessa inizialmente su You Tube Premium, era stata completamente ignorata dal pubblico della piattaforma. Approdata su Netflix invece, in breve tempo ha conquistato il favore del pubblico. La terza stagione, ne siamo certi, avrà lo stesso identico successo. Cobra Kai infatti, ha il merito di infrangere, per una volta, la dura legge delle serie tv che in genere, dopo un paio di stagioni, a volte tre, inesorabilmente collassano. Quest’ultima season non solo non delude le attese ma è probabilmente la migliore della serie.

Cobra Kai – La terza stagione

Dov’eravamo rimasti? La vita di Johnny Lawrence, l’ex teppista platinato, trentaquattro anni dopo l’amara sconfitta al torneo di karate di All Valley, era grigia e fallimentare. L’incontro con Miguel, un ragazzo bullizzato dai compagni di scuola lo spingeva a riaprire il Cobra Kai. Il dojo diventava il ritrovo di un gruppo di nerd, di giovani perdenti che vedevano nel duro Sensei la guida ideale per riuscire a cavarsela nella vita. La Russo non l’aveva presa bene. Convinto che Lawrence fosse ancora un tipo pericoloso, riapriva il Miyagy Do con l’intenzione di tramandare ai giovani i valori sani del Karate, quelli che gli aveva trasmesso il maestro Miyagy. Con i due dojo nasceva una nuova generazione di combattenti la cui rivalità, sempre più accesa e pericolosa sfociava in un violento scontro durante il quale  uno degli allievi rischiava di perdere la vita.

Cobra Kai – La terza stagione

 La terza stagione di Cobra Kai si apre poco dopo il tragico evento. La rissa ha avuto dure conseguenze per La Russo, ritenuto responsabile dell’incidente e per Lawrence, che è tornato a rifugiarsi nell’alcool e ha perduto il suo dojo. Gli è stato soffiato da John Kreese (Martin Kove) quello che in gioventù era stato il suo mentore e che ora intende riprendersi ciò che un tempo era suo. Sempre più spietato e assetato di sogni di gloria, il diabolico Sensei  manipola i giovani allievi del dojo, li esorta a compiere azioni scorrette e rischiose. La rivalità tra La Russo e Lawrence sembra allora trovare una tregua. Occorre che i due mettano  da parte la loro rivalità e si alleino per far fronte al temibile Kreese.

Cobra Kai – La terza stagione

Uno dei punti di forza di Cobra Kai è sicuramente la sceneggiatura. Gli autori Jon Hurwitz, Hayden Schlosseber e Josh Heald sono attentissimi alle dinamiche psicologiche dei personaggi. Lontani dal volerne fare delle semplici macchiette, ne scrutano  ogni lato della personalità e ci regalano dei personaggi credibili, a tutto tondo. Nelle prime due stagioni, grazie a loro, avevamo conosciuto meglio Johnny Lawrence. Avevamo compreso come le malefatte di gioventù fossero il risultato di un’infanzia non proprio felice. Mostrandoci inoltre le vicende di Karate Kid da un punto di vista completamente nuovo, avevamo imparato ad affezionarci a quel villain, zotico e spaccone, a quel perdente sprofondato sul divano con l’immancabile  lattina di birra in mano che a un certo punto della sua vita, per un’improvvisa voglia di rivalsa, aveva trovato la forza di rialzarsi. In quest’ultima stagione abbiamo modo invece di conoscere meglio John Kreese. Lunghi flashback ci raccontano quella che è stata la sua gioventù. Scopriamo che l’ex militare aveva subito violenze quand’era un cameriere in una caffetteria e capiamo quanto la guerra del Vietnam lo abbia reso duro e insofferente verso ogni forma di debolezza. Questi retroscena inevitabilmente trasformano il modo in cui guardiamo John Kreese. Certo, non giustifichiamo le sue azioni ma siamo in grado di comprenderle e il suo celebre motto “colpire per primo, colpire duro e nessuna pietà” ha un significato tutto nuovo. 

Cobra Kai – La terza stagione

Le nuove puntate di Cobra Kai  regalano ai nostalgici di Karate Kid alcuni momenti che scaldano il cuore. Attraverso un abile gioco di immagini e deja vu, gli sceneggiatori ci riportano indietro nel tempo. Negli episodi iniziali della serie avevano attinto a piene mani dal primo film della saga.  Nella terza stagione La Russo parte per Okinawa e  ritrova  Kumiko  (Tamlyn Tomita), la ragazza orientale che aveva conosciuto nel secondo capitolo.  Il ritorno più emozionante però è quello di Aly (Elisabeth Shue) la vecchia fiamma di La Russo, quella che a Lawrence gli aveva rubato il cuore. Tornata ad All Valley per le vacanze di Natale trascorrerà una serata con i suoi vecchi compagni di gioventù. Si tratta di una reunion che non può non commuovere. Niente retorica però. Cobra Kai che pure cavalca l’onda dell’effetto nostalgia (come molti film e serie tv degli ultimi tempi) non è mai stucchevole. Merito ancora una volta di un’ottima sceneggiatura che usa  l’ironia, spesso dissacrante, come arma per difendersi dai facili sentimentalismi.

 Cobra Kai ha come obiettivo quello di essere un buon prodotto di intrattenimento e ci riesce pienamente. Oltre all’operazione nostalgia  non manca l’azione (è pur sempre una serie sul karate) e il  teen-drama. Al centro della serie, oltre a Lawrence e a La Russo, ci sono giovani e abili combattenti pronti a darsela di santa ragione. Sono le loro storie intrecciate alla perfezione con quelle delle vecchie glorie  a decretare il successo di Cobra Kai che riesce in questo modo ad appassionare le nuove e le vecchie generazioni.

PANORAMICA

regia
soggetto e sceneggiatura
interpretazioni
emozioni

SOMMARIO

La terza stagione di Cobra Kai grazie ad un'ottima sceneggiatura è probabilmente la migliore della serie. Protagonista stavolta è lo spietato John Kreese e le sue malefatte che metteranno a dura prova la pazienza di La Russo e del nemico storico Johnny Lawrence. I due si uniranno per far fronte al terribile Sensei.
Mariana De Angelis
Mariana De Angelis
Laureata in storia e critica del cinema con una tesi sul cinema classico hollywoodiano. Amante del cinema di genere con un'insana passione per l'horror, soprattutto quello americano di serie b.

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