Beetlejuice Beetlejuice Beetlejuice!. Tre parole che se pronunciate correttamente riportano in vita un vecchio spiritello porcello totalmente fuori dalle righe. La 81ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia si apre con il sequel di un cult movie di fine anni ’80, costellato da celebrity della old e new generation. Michael Keaton, Winona Ryder, Willem Defoe, Monica Bellucci, Jenna Ortega e Justin Theroux sono pronti a far scoppiare di gioia i centinaia di fan che da tutto il mondo accorreranno per vederli sfilare il 28 agosto sul red carpet del Lido in occasione dell’anteprima mondiale del film.
Aprire la mostra con un film del genere inizialmente a molti è sembrato un azzardo, ma a pensarci bene quale modo migliore di iniziare Venezia 81 se non con una pellicola cha ha dalla sua un fandom già ben consolidato e che porta con se un gran numero di star internazionali. La riuscita del progetto burtoniano è ancora tutta da vedere, e i giudizi sono rimandati di qualche settimana, ma certo è che questa pellicola ha già acceso i fari sulla mostra.
Il commento di Tim Burton su Beetlejuice Beetlejuice
Come dichiarato dal geniale Tim Burton, il capitolo originale è un film che egli reputa “molto speciale” a livello personale.
“Mi sono sempre identificato con Lydia, quindi ho iniziato a pensare a come si sarebbe svolta la sua vita: passare dall’essere una tosta ragazzina goth a un’adulta. Cosa le è successo in trentacinque anni? Cosa succede a tutti noi? A volte, invecchiando, perdiamo un po’ parte di noi, prendiamo una certa strada, facciamo un certo viaggio, abbiamo varie relazioni, e tutto questo ci cambia. Mi identificavo con Lydia allora e mi identifico con lei adesso”.
Da qui dunque l’idea per questo seguito dal nome Beetlejuice Beetlejuice. A vedere il titolo ci potrebbe stare bene un terzo capitolo, a completare la formula magica necessaria per l’evocazione dello spirito impersonato da Michael Keaton, ma questa è un altra storia, ipotizzabile solo in caso di grandi incassi.
