I “Boys” sono tornati. Giunti alla loro quarta stagione, The Boys è una serie tv statunitense creata da Eric Kripke e prodotta da Amazon Prime Video. La serie è basata, inoltre, sull’omonimo fumetto creato da Garth Ennis e Darick Robertson.
La serie che vede come protagonisti gli acclamati interpreti Karl Urban, Jack Quaid, Antony Starr e Erin Moriarty, ha ottenuto un vasto riconoscimento sia di critica che di pubblico.
Riproponendo le ormai già consolidate e vincenti idee delle stagioni precedenti, la quarta stagione di The Boys boxa nell’arena politica con un sorriso cupo e insanguinato, mentre alza uno specchio incrinato verso la società moderna e soprattutto verso quella americana.
The Boys – Trama
The Boys continua ad essere un’oasi di trasgressione, che rimane divertente e stimolante come sempre. L’ultima stagione di The Boys affronta l’attuale clima politico in una serie di episodi deprimente e realistici.
Lo spettacolo riprende solo pochi mesi dopo la fine della terza stagione di The Boys, con il gruppo titolare ora guidato da MM (Laz Alonso) mentre Butcher (Karl Urban) vive i suoi giorni rimanenti a causa del cancro al cervello che gli ha distrutto il corpo. A questo punto, Patriota (Antony Starr) si ritrova sotto processo per aver ucciso lo “Starlighter” alla fine della terza stagione, causando tensioni ai massimi storici tra il Patriottici e gli Starlighters.
Tutto è orribile e il mondo sta cadendo a pezzi, sia nel mondo reale che in quello di The Boys. La serie tv di successo targata Prime Video non è mai stata una di quelle che si è tirata indietro dall’affrontare con arguta ferocia i problemi del mondo reale, un’idea che brucia oltre ogni immaginazione durante gli episodi della stagione 4 di The Boys.
The Boys – Recensione
La quarta stagione di The Boys punta, ancor più delle altre, sulla satira politica; replica in modo estremamente realistico alla retorica vista sui social media e sui canali marginali consumati dall’estrema destra politica.
Nel tipico stile dello showrunner Eric Kripke, The Boys tira costantemente pugni all’intero sistema sociale (descritto come un fantomatico circo) e il risultato finale è qualcosa che ti colpisce ripetutamente nello stomaco. Anche se ti lascerà malconcio, picchiato e distrutto, ti farà provare terrore. In ogni caso, la quarta stagione di The Boys ti fa provare emozioni intense nella maggior parte delle sue scene, una vera testimonianza della forza narrativa di questo cast e della troupe.
Mentre ci avviciniamo al momento delle elezioni presidenziali negli U.S.A, The Boys è tagliente, audace e un buon tonico in streaming per dei tempi che si preannunciano terribilmente incerti.
I personaggi principali e le trame rimangono affascinantemente avvincenti in questa satira sociale sempre più realistica, che continua a mantenere il suo particolare tono di umorismo nero e sangue mischiati più che mai, in questa nuova quarta stagione, al thriller e al dramma politico.
The Boys: il cast fa ancor più scintille in questa quarta stagione
Anche se ha fatto sentire la sua presenza molte volte in passato, Alonso è la star emergente della quarta stagione, con il suo MM che prende le redini di The Boys a causa della salute malata di Butcher. Alonso eccelle come leader e lo sviluppo visto sullo schermo porterà i fan a sostenere che è il personaggio più importante della stagione.
D’altro canto, Patriota di Antony Starr è un’arma a doppio taglio. Lo spettacolo finalmente si tuffa più a fondo nel retroscena del personaggio, portando i fan in un viaggio pericolosamente comprensivo sul motivo per cui sta facendo quello che fa. È una storia difficile che solo Starr potrebbe gestire, e la performance dell’attore consolida il posto legittimo di Patriota nel Pantheon dei migliori cattivi cinematografici.
Al centro della scena c’è anche la nuova entrata nei “sette”: Sorella Sage (Susan Heyward), scelta personalmente da Patriota, un personaggio che potrebbe essere il più pericoloso di tutti, anche se ha abilità molto diverse da quelle che abbiamo già visto negli altri super. Sage fa di tutto per fornire una dinamica interessante, e fa molto per mantenere i cattivi freschi e tridimensionali.
In conclusione
La stagione 4 di The Boys è a dir poco frustrante, ma non a causa degli scrittori o degli attori associati allo spettacolo; è frustrante perché lo spettacolo fa un lavoro impeccabile nell’esaminare il mondo in cui viviamo, mettendo in luce quanto sia davvero pericolosa e allarmante la retorica usata da alcuni di coloro che occupano posizioni di potere. È tutt’altro che uno spettacolo televisivo piacevole, ma è questo il punto: se ti lascia arrabbiato, forse sarai ispirato a fare qualcosa al riguardo.