L’événement: trama
L’événement, diretto da Audrey Diwan, è il film vincitore del Leone d’Oro alla settantottesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Tratto dal romanzo autobiografico di Annie Ernaux, racconta la storia di una studentessa universitaria che nel 1963 cerca un modo per abortire, in una società che non le consente di farlo legalmente. Imprigionata da una legge che impedisce l’aborto, la ragazza percorrerà ogni strada per raggiungere il proprio obbiettivo.
L’événement: recensione
In questa edizione della Mostra di Venezia, il cinema francese ha saputo dare il meglio di sé. Erano tre i film francesi in concorso e tutti e tre hanno convinto sia il pubblico che la critica, a partire da Illusions perdues di Xavier Giannoli, tratto dal romanzo di Honoré de Balzac, una critica al giornalismo corrotto nella cornice della Restaurazione. C’è stato anche Un autre monde di Stéphane Brizé, storia di un uomo che si ritrova a fare i conti con ciò che ha costruito nella propria vita.
L’événement è, dei tre, il film che dà più da pensare, a partire proprio da come mette in scena la propria tematica. L’aborto è qualcosa di cui si è già parlato nel cinema, ma qui Audrey Diwan lo racconta con un realismo impressionante.
Il film si presenta da subito come un film estremamente realistico, già nella regia, con inquadrature molto lunghe, piani sequenza in cui la macchina da presa pedina i personaggi, tanto che lo spettatore si sente come fosse insieme a loro. Le musiche sono ridotte al minimo, L’événement è un film asciutto, sintetico, che non racconta altro che la propria storia.
Al centro c’è Anne e la sua volontà di abortire e al film non interessa altro. Soprattutto, a Audrey Diwan interessa il realismo nei momenti in cui questo realismo permette di colpire lo spettatore, di scuoterlo. Ci sono molte scene intense in questo film, niente è edulcorato e i momenti più forti sono vissuti dalla protagonista e dallo spettatore allo stesso modo.
A rendere possibile questo risultato è anche l’interpretazione offerta dalla protagonista, Anamaria Vartolomei. Il film è tutto sulle sue spalle e l’attrice si cala completamente nei panni della figura protagonista, incarnando la sua sofferenza e, allo stesso tempo, la sua determinazione, le due anime che fanno il cuore di questo film.
È attraverso questa storia personale che si racconta qualcosa di più generale, lo spaccato di una società che, fortunatamente, non c’è più ma di cui sono purtroppo rimasti alcuni tratti. L’événement racconta la lotta che una donna, da sola, deve affrontare contro un mondo che vuole impedirle di scegliere.
Lei vorrebbe continuare a studiare, ma la società la vuole vedere madre. È una riflessione sulla figura della donna incastrata in un momento storico preciso ma che, con le dovute proporzioni, si può trasporre al mondo di oggi. Non è l’unico film di questa edizione della mostra che tocca tali riflessioni. Si può tirare in ballo anche The last duel di Ridley Scott, che a sua volta vede una donna protagonista di una storia di sopraffazione e maschilismo.
La vittoria de L’événement ha però suscitato da subito alcune polemiche: da molti la vincita di questo film è stata letta come un fatto meramente politico e ideologico, dal momento che a dirigere il film c’è una donna e che il tema centrale dell’opera è proprio la lotta per l’autodeterminazione di una donna.
Chi legge questa vittoria come qualcosa di esclusivamente ideologico, tuttavia, sembra non tenere conto dei fattori che originano questa vittoria. Innanzitutto la presenza maggiore di registe donne rispetto agli anni precedenti, segno di un’apertura progressiva dell’industria cinematografica, che per moltissimo tempo aveva conosciuto solo o quasi registi uomini.
Ma soprattutto non si tiene conto che L’événement non sia solo un film diretto da una regista donna, che tratta un tema sociale con protagonista una donna. L’événement è soprattutto un ottimo film, uno dei migliori del concorso, forse l’unico che, insieme a È stata la mano di Dio (che infatti era il favorito e che ha vinto il Gran Premio della Giuria), meritasse davvero il Leone d’Oro. È un riconoscimento meritato, che premia la tecnica e il contenuto di un grande film, il quale, molto probabilmente, potrebbe essere proposto dalla Francia come rappresentante per l’Oscar al Miglior Film Straniero.
Sono diversi anni, infatti, che Venezia è il trampolino di lancio per l’Oscar (si pensi a La forma dell’acqua, a Roma e a Joker, ma anche a Nomadland) e di certo L’événement ha ottime possibilità di aggiungersi a questa lista. Il film uscirà in Italia a ottobre, con il titolo La scelta di Anne – L’événement, distribuito da Europictures.