Harlem è una serie statunitense del 2021 ideata da Tracy Oliver e disponibile su Prime Video. Con la regia di Malcolm D. Lee, Linda Mendoza, Stacey Muhammad e Neema Barnette e con una terza stagione in arrivo nei prossimi giorni, Harlem diverte un pubblico tutto al femminile.
Harlem – Trama
Harlem racconta la vita di 4 amiche: Camille, Quinn, Tye ed Angie. Camille è una professoressa universitaria in cerca dell’amore e di una promozione, Quinn è una fashion designer in difficoltà, Tye è una famosa imprenditrice ma non riesce a lasciarsi andare ed Angie è un’aspirante cantante. Nel corso della prima stagione Camille rincontra il suo ex fidanzato Ian e mette in discussione le sue scelte passate mentre cerca di convincere il suo superiore di essere all’altezza del nuovo incarico. Quinn lotta contro le aspettative di sua madre mentre si innamora di Sean, un giovane padre. Tye si barcamena tra affari e nuovi incerti amori ed Angie ottiene un ruolo in un musical che però forse non è abbastanza.
Nella seconda stagione Camille fa di nuovo coppia con Ian e insieme provano a capire che futuro li aspetta. Quinn inaspettatamente si innamora di una donna, Isabela, ed esplora un nuovo mondo. Tye finalmente si invaghisce seriamente ma la situazione si complica in modi sorprendenti mentre Angie trova l’uomo dei suoi sogni. Tra qualche lieto fine e qualche cuore spezzato, quest’ultima stagione termina con un quesito: chi tra le quattro ragazze è incinta?
Harlem – Recensione
Harlem è stata definita la “Sex & The City in black” e, seppur in termini di successo il paragone sia sproporzionato, la serie senza dubbio segue la scia di un racconto spensierato e divertente delle avventure e delle difficoltà incontro alle quali va ogni donna. Sicuramente rispetto al colosso degli anni 2000 Harlem è ancor più moderno e vivace e forse anche più con i piedi per terra. Un’altra serie però con cui il paragone è forse più adeguato è The Bold Type. Qui si raccontano le vite di tre amiche accomunate dal lavorare tutte per Scarlet, una rivista femminile. Con New York che fa da sfondo come la più bella e ricca giungla di opportunità, anche in The Bold Type l’amicizia vince su tutto e lavoro e amore si scontrano cercando di trovare il loro spazio.
Ciò che contraddistingue Harlem da The Bold Type e molte altre è la sua spiccata vena ironica. I personaggi di Tye ed Angie sono i più comici, ma è una caratteristica condivisa anche dagli altri. Camille è tra tutti la più sentimentale, colei che alla fine di qualche episodio regala al pubblico una riflessione più profonda che, solo per qualche minuto, ci strappa dall’atmosfera giocosa in cui siamo stati coinvolti. In più Harlem è una serie sfacciata. Piena di colori sgargianti e abiti esuberanti, parla di tutto, soprattutto di sesso, senza alcun tipo di pudore o tabù. L’obiettivo è chiaro: supportare l’empowerment femminile. Le protagoniste della serie sono donne che vogliono avere in mano il loro potere, vogliono gestirlo per migliorare la loro vita, sperando che le donne all’ascolto facciano altrettanto.
Siamo nel 2021, le donne sono i nuovi uomini.
Cast
Camille è interpretata da Meagan Good, Quinn da Grace Gealey, Tye da Jerrie Johnson ed Angie da Shoniqua Shandai. Le quattro attrici sembrano divertirsi in questi ruoli e trasmettono proprio quel tipo di allegria. Tra le parti minori non si può non citare l’attrice e conduttrice Whoopi Goldberg che veste i panni del capo di Camille, la dottoressa Pruitt.
Harlem: l’importanza di una comunità
Harlem è un quartiere di Manhattan rinomato per essere uno dei più grandi centri culturali e commerciali degli afroamericani di New York. Tra jazz club, l’Apollo Theatre e grandi grattacieli, Harlem è famoso per la sua storia e per l’unione della comunità che ci vive. La serie è ambientata in questo quartiere che diventa un personaggio concreto, importante e costantemente presente nella vita delle protagoniste. Le ragazze infatti sono affezionate ai luoghi che frequentano, come ad esempio il localino dove spesso andavano a pranzo che ha dovuto chiudere e per il quale si sono battute.
Harlem non è solo una storia di amicizia e di folle divertimento, ma è anche la storia di una piccola parte di una grande comunità. Camille, alla fine della seconda stagione, realizza il suo progetto: “Queer Black Joy Matters”. Una mostra basata sulla cultura nera, su ciò che dà gioia ad una comunità che per lungo tempo ha sofferto. Per quanto secondario sia questo tema, rimane comunque una delle parti più apprezzabili della serie. La Storia ha bisogno di essere narrata da nuovi punti di vista. La “gioia nera” deve essere raccontata ancora molto perché c’è bisogno di saperne di più. Con un mood completamente diverso, anche il libro Open Water di Caleb Azumah Nelson dal quale nascerà una serie (come vi spieghiamo qui) racconta l’arte nera contribuendo alla rappresentazione di un popolo troppo lungamente ignorato.