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Gilmore Girls: A Year in the life

“Gilmore Girls: A Year in the life” è il revival della serie Gilmore Girls – Una mamma per amica,  prodotto e distribuito da Netflix il 25 novembre del 2016 ,suddiviso in quattro episodi da novanta minuti. Le prime sette stagioni furono prodotte dal 2000 al 2007 e ideate così come il revival da Amy Sherman-Palladino.

Gilmore Girls

A distanza di nove anni ritroviamo Lorelai ( Lauren Graham) e  Rory (Alexis Bledel)nella città fittizia di Stars Hollow, con la solita sintonia che contraddistingue questa coppia madre-figlia, ma con una diversità evidente fin dalle prime scene: se la serie originale aveva il pregio di una trama  ben delineata e approfondita in cui le due protagoniste dominavano la scena, ma sempre con l’ausilio dell’intero cast nel rendere piacevole e divertente lo svolgere degli avvenimenti, il revival presenta invece una sceneggiatura generica e scialba, in cui i personaggi rilevanti  dello show fanno la loro comparsa solo per brevi momenti . Gli episodi di questa ottava stagione, con la loro trama a tratti noiosa, sono focalizzati  nel  raccontare il proseguimento delle esistenze di Lorelai, Rory e di Emily (Kelly Bishop), la madre di Lorelai.

Gilmore Girls

In “Gilmore Girls: A Year in the life” vediamo Lorelai che gestisce ancora il suo albergo, il Dragon Fly, convive con Luke (Scott Patterson) ormai da molti anni, e possiede il suo solito  atteggiamento carismatico carico di vitalità. E’ una donna indipendente, dal noto carattere esuberante,  acuto e spassoso,  un po’ “ammaccata” come lei stessa si definisce nel breve cameo di Melissa McCharty (Sookie ,cuoca e socia dell’albergo, nonché sua migliore amica). Nel revival Lorelai ha una piccola parentesi di smarrimento provocata dalla morte di suo padre Richard (Edward Herrmann) , in cui si trova controvoglia ad andare in analisi insieme ad Emily. Grazie alla psicologa, Lorelai riesce ad elaborare il lutto e a riappacificarsi con sua madre che si era giustamente offesa quando lei, dopo un bicchiere di troppo al funerale di Richard,  aveva fatto un intervento irrispettoso nei confronti del padre. Comprende inoltre che essendo realizzata sul piano professionale, l’unica cosa che vuole ancora dalla vita è sposarsi con Luke, e finalmente nell’ultimo episodio viene celebrato il loro matrimonio.

Gilmore Girls

Una piacevole sorpresa è invece il cambiamento di Emily: donna notoriamente arcigna e spocchiosa, votata al perbenismo, attaccata alle apparenze e non alla sostanza delle cose e delle persone, che affronta una profonda trasformazione a causa della morte del marito. Pur di non vivere da sola, accetta di buon grado di avere in casa una cameriera dalla dubbia provenienza: non comprende una parola di questa goffa domestica, mangia tutti i piatti ignoti che le mette in tavola ed accoglie in casa tutta la sua famiglia. Già questo balza agli occhi, visto che uno dei punti fissi della serie originale era che Emily, mai soddisfatta delle donne di servizio che assumeva, ne cambiava di norma almeno una ad episodio. Durante il revival arriva a disconoscere  la vita aristocratica vissuta fino a quel momento: manda letteralmente al diavolo le sue amiche benestanti e pettegole, vende la sua enorme villa di Hartford e si trasferisce a Nantucket con un nuovo compagno, diventando finalmente gentile con le persone a prescindere dal loro ceto sociale.

Infine c’è Rory nella sua più totale involuzione: se nella serie originale era una ragazza studiosa ed estremamente intelligente , lanciata nell’obiettivo di voler far carriera come giornalista, nel revival ormai trentenne, è una persona inetta. La sua carriera si è arenata, mira sempre troppo in alto, snobbando lavori più modesti di quelli a cui aspira. Resta  delusa ogni volta che un suo progetto professionale non va in porto, ed accetta di fare un colloquio con la direttrice di un giornale  che la vuole in redazione da oltre un anno, solo perché  convinta che il lavoro sia già suo. Rimane di stucco quando  invece non ottiene l’impiego: la direttrice di fatto la umilia, presumibilmente per darle una lezione e farle capire che, senza un nome affermato in ambito giornalistico, la pura e semplice presunzione non la porterà da nessuna parte.

Reagisce alla delusione come una bambina, torna a casa della madre e diventa direttrice della Gazzetta di Stars Hollow  a titolo gratuito. E’ in quel momento che si rende conto di aver fallito: ha 32 anni, non ha un soldo, una carriera, ha solo i suoi effetti personali sparsi nelle case in cui si appoggia. Di fatti vive come una vagabonda, andando a stare qualche volta da Paris (Liza Weil) a New York, ad Hartford da sua nonna Emily e da Lorelai e Lane (Keiko Agena) quando torna a Stars Hollow. Anche la sua vita privata è un totale disastro: si intrattiene in un rapporto clandestino con Logan (Matt Czuchry), suo storico ex fidanzato ormai prossimo alle nozze con un’altra donna. Nella vita desolata di Rory arriva però  Jess (Milo Ventimiglia), suo amore adolescenziale e  scrittore affermato, a darle la soluzione ai suoi problemi: le suggerisce infatti di  scrivere un libro su di lei e sua madre.

Il revival termina  con le tre parole di Rory “Mamma, sono incinta” e da allora c’è l’assidua richiesta dei fan per una nona stagione. “Gilmore Girls: A Year in the life” è stato un revival tanto atteso quanto insoddisfacente, tanto da non reggere il confronto con la serie originale. Ci si augura che abbia solo aperto la strada ad episodi più appaganti. E’ palese che tra  gli argomenti che tengono vivo l’interesse sulla serie ci sia l’amore inesplorato tra Rory e Jess. Lo sguardo innamorato che lui le rivolge alla fine del revival, ha rinvigorito le speranze del pubblico, affascinato da anni  dall’intesa  dei due personaggi. Tuttavia è il colpo di scena finale ad essere carico di significato, con Rory che ha finito per seguire le orme di sua madre.  Forse sarà proprio la maternità a farla crescere e migliorare, come accadde a Lorelai.

Voto Autore: [usr 2,5]

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