HomeNewsFatale, il nuovo progetto di Yorgos Lanthimos

Fatale, il nuovo progetto di Yorgos Lanthimos

Fatale, il capolavoro noir di Jean-Patrick Manchette, scrittore francese e grande autore di noir, sarà un adattamento cinematografico con la firma del regista greco Yorgos Lanthimos. Dopo il successo mondiale di Povere Creature! e Kinds of Kindness, è pronto a tornare dietro la macchina da presa con un romanzo thriller, caposaldo del noir francese anni Settanta.

Il romanzo è del 1977 con protagonista Fatale, appunto, un’assassina professionista con lo scopo di infiltrarsi in una situazione ambigua, far esplodere le contraddizioni, uccidere, prendere il denaro e cambiare territorio.

Fatale, il romanzo di Jean-Patrick Manchette

Fatale

Come ogni adattamento che funzioni bisogna che l’originale ceda qualcosa in cambio di altro, di aggiustamenti, ritocchi, tagli, come la stoffa di un vestito che necessita di adattarsi ai corpi via via differenti che lo abitano. Così, Lanthimos trarrà nuovo materiale visivo dalle pagine di Manchette, scrittore prolifico francese autore di best seller venduti in tutto il mondo come Posizione di tiro (1998, 2004 e 2015), Nada (2000), Piccolo blues (2002), Un mucchio di cadaveri ( 2003), Piovono morti (2004), Pazza da uccidere (2005), Il caso N’Gustro (2006).

Pubblicità

La trama del romanzo è degna dei classici intrecci noir del genere: Fatale è la storia di un’assassina professionista e di un contratto fuori del comune. Il suo progetto è infiltrarsi, far esplodere le contraddizioni, uccidere, prendere il denaro, cambiare territorio. Ma, come al solito in Manchette, l’intreccio dei fatti è solo un’impalcatura funzionale al mondo che va a raccontare. Ecco quindi Bléville, cittadina di provincia in cui regna la borghesia opulenta e non lontana nel suo intreccio di corruzione e ipocrisia dagli inferi californiani di Dashiell Hammett.

E Bléville merita di essere distrutta. In attesa che l’evento si compia, l’affascinante Aimée si muove determinata e senza la minima partecipazione emotiva come una macchina assassina. Il suo cuore è freddo, oggettivo come la scrittura di Manchette, la sua coscienza apparentemente assente. Esegue la sua opera con metodo. Altri la seguiranno in questo sporco lavoro con eguale dedizione. Tutti dediti al nulla di una causa che non ha bisogno di spiegazioni, solo di sangue.

Valerio Autuori
Valerio Autuori
Con le storie ho un rapporto speciale, amo il cinema e la sua capacità di incantare e di raccontare il mondo. Da piccolo, Chaplin mi conquistò completamente. Da lì ho scoperto altri registi meravigliosi, Keaton, Wilder, Hitchcock, Allen e poi, il cinema italiano, amore incondizionato, tra Fellini, De Sica, Monicelli, Scola, Troisi e tanto altro ancora.