HomeDrammaticoChi canterà per te?, la recensione del film di Carlo Vermut

Chi canterà per te?, la recensione del film di Carlo Vermut

Chi non hai mai interpretato un ruolo per compiacere gli altri, per essere amato e apprezzato? Chi non ha mai indossato la maschera delle apparenze per ottenere l’ammirazione e la stima dei propri cari? Preferiamo soffocare la nostra voce, intonare il canto dell’inganno e vivere una vita non nostra, piuttosto che svelare al mondo quello che siamo realmente. Di questo parla Chi canterà per te? (Quién te cantará) diretto dal regista madrileno Carlos Vermut nel 2018. Perché se non ti decidi ad essere tu il protagonista della tua vita, allora lo sarà sicuramente qualcun altro al tuo posto, un personaggio, un fantoccio, una maschera appunto che pensa, parla e agisce per te. Così come accade a Lila, la protagonista di questa incredibile storia, che in seguito ad una misteriosa amnesia prova a ritrovare se stessa grazie all’aiuto di Violeta.

Premi e cast

Dopo aver indagato il lato oscuro dell’animo umano con il torbido thriller Magical Girl (2014), Vermut approda nel 2018 al suo terzo lungometraggio pronto ad affrontare una nuova sfida introspettiva con un dramma tutto al femminile dalle atmosfere inquietanti e surreali.

Presentato in anteprima al Toronto International Film Festival, la pellicola riscuote un notevole successo di pubblico. Nel ruolo della protagonista troviamo l’affascinante Najwa Nimri, che molti conosceranno nelle vesti di Alicia Sierra nella serie televisiva spagnola La casa di carta. Ad affiancarla nel ruolo di Violeta l’enigmatica Eva Llorach che per la sua interpretazione vince nel 2019 il prestigioso Premio Goya come miglior attrice rivelazione. Tra gli interpreti ricordiamo anche Carmen Elìas, Natalia de Molina e Carolina Yuste.

Il film è disponibile in streaming su Netflix.

Chi canterà per te?

Chi canterà per te – La trama

La famosa cantante spagnola Lila Cassen è pronta a ritornare sulle scene dopo dieci anni di silenzio, ma poco prima della sua ricomparsa perde la memoria a causa di un terribile incidente e con essa la capacità di esibirsi come un tempo. La sua manager e amica Blanca proverà ad aiutarla ingaggiando Violeta, una super-fan di Lila, dotata di un grande talento: imitare perfettamente Lila Cassen. L’incontro tra le due donne finirà per stravolgere le loro vite facendo emergere verità sconcertanti.

La perdita d’identità

Dopo aver rischiato di annegare, Lila ha perso non solo la memoria ma anche la sua anima artistica che sembra essere sprofondata nell’abisso dal quale è riuscita a salvarsi. Nel tentativo quindi di recuperare la sua identità, proverà a mettersi in contatto con Violeta, una sua grande fan, per imparare da lei ad essere Lila. Violeta è una madre-single che ha dovuto rinunciare all’ambizione di diventare una cantante in seguito alla nascita di Marta, una ragazza con gravi disturbi comportamentali. Ogni tanto però si esibisce in uno squallido karaoke bar dove si diletta ad imitare la sua cantate preferita: caschetto nero, voce suadente, movimento sinuosi. Violeta balla e canta proprio come Lila.

Chi canterà per te?

Chi canterà per te? – Un destino comune

La proposta di Blanca, manager di Lila, arriva inaspettatamente ad illuminare la sua grigia esistenza: Violeta avrà la possibilità non solo di conoscere di persona il suo idolo, ma finalmente di realizzare in parte il suo sogno, sebbene nelle vesti di un’altra. Violeta e Lila, due donne simili (persino nei nomi che richiamano colori affini), legate da un comune destino che le ha rese prigioniere del personaggio che entrambe hanno provveduto a creare per compiacere più gli altri che se stesse. Lila vorrebbe esibirsi, ma l’unico modo per farlo è ritornare a recitare un ruolo che ha finito col tempo per disprezzare a causa di un indicibile segreto; Violeta allo stesso modo sogna di essere altro da ciò che è, ma ha dovuto mettere da parte le sue ambizioni dopo la nascita di sua figlia Marta. Il loro incontro però determinerà un passaggio fondamentale nella ricerca di nuove soluzioni.

L’abisso ti guarda

Il fulcro della storia è infatti rappresentato dal legame profondo che tiene unite le loro esistenze: nessuna delle due riconosce la propria individualità, ma entrambe imparano ad accettare progressivamente l’immagine di sé creata dall’altra. Il mare svolge un ruolo fondamentale nella pellicola, configurandosi come un testimone silenzioso di questo dramma al femminile, una presenza costante al cui cospetto si incontrano e si scontrano le vite delle due donne. É l’abisso che guarda dentro, che osserva e restituisce la vera essenza delle cose.

Chi canterà per te?

Chi canterà per te? – In conclusione

Il tema del doppio, che trova numerosi riferimenti letterari e cinematografici, viene qui sviluppato in una dimensione di surreale straniamento che si carica di un forte simbolismo e in cui i personaggi appaiono come ombre alla ricerca della propria identità. Il regista sceglie di affidare questo racconto ad una pluralità di generi, dal dramma al thriller psicologico per adottare in alcuni momenti linguaggi e stilemi tipici del musical. Una scelta di certo originale che tuttavia non sempre riesce ad ottenere risultati soddisfacenti, creando talvolta nello spettatore una sensazione di disorientamento. Nel complesso però Chi canterà per te? risulta una pellicola interessante, dalla trama complessa e sfaccettata, caratterizzata da toni cupi e atmosfere oscure.

PANORAMICA

Regia
Soggetto e sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

Torbido, suggestivo, per certi versi mostruoso, Vermut realizza un dramma al femminile dalle atmosfere cupe e inquietanti che riesce a toccare nel profondo.
Alessia Pennino
Alessia Pennino
Il cinema ha sempre rappresentato per me il rifugio perfetto dalle vicissitudini quotidiane, un porto sicuro dalla realtà, ma anche la dimensione ideale in cui sogni e desideri prendono forma. Ho sempre coltivato un interesse profondo per quest'espressione artistica, immaginandomi un giorno di scrivere recensioni per poter esprimere il mio punto di vista.

ULTIMI ARTICOLI

Torbido, suggestivo, per certi versi mostruoso, Vermut realizza un dramma al femminile dalle atmosfere cupe e inquietanti che riesce a toccare nel profondo.Chi canterà per te?, la recensione del film di Carlo Vermut