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Cannes 78: si apre tra polemiche politiche e stop alla nudità

La 78ª edizione del Festival di Cannes si è aperta all’insegna della politica e dell’impegno civile, con un omaggio speciale a Robert De Niro. Durante il tributo, la leggenda premio Oscar ha colto l’occasione per attaccare Donald Trump, definendolo “il presidente filisteo d’America”.

In questa edizione, l’organizzazione della manifestazione ha pubblicato sul suo sito ufficiale un vademecum dedicato al dress code per il red carpet, per prediligere l’eleganza rispetto agli eccessi e alle nudità. Per accedere alle proiezioni di gala al Grand Théâtre Lumière è richiesto un abbigliamento formale: abito lungo o smoking per i look più classici, ma sono ammessi anche il little black dress, un tailleur scuro o un top elegante con pantaloni neri. Per gli uomini, invece, è obbligatorio l’abito nero o blu navy con cravatta o papillon. Vietati zaini e borse ingombranti.

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Cannes 78: la serata inaugurale

Sul red carpet, la vera protagonista doveva essere la commedia francese Partir un Jour, di Amélie Bonnin, accolta con una standing ovation di cinque minuti. Ma l’attenzione si è presto spostata su Robert De Niro, arrivato in Francia per ricevere la Palma d’Oro onoraria dalle mani di Leonardo DiCaprio, tra l’assalto dei paparazzi.

Nel suo intervento, Leonardo DiCaprio ha ripercorso alcune delle interpretazioni più iconiche di Robert De Niro, soffermandosi sull’intensità con cui ha dato vita a personaggi come Travis Bickle (Taxi Driver) e Jake LaMotta (Toro scatenato). Ma non sono mancati i riconoscimenti al suo impegno fuori dal set: “Che si tratti degli amici, della famiglia, della difesa della democrazia o del sostegno al cinema, lui c’è sempre”, ha sottolineato l’attore.

Anche Juliette Binoche, nel suo discorso di apertura, non ha evitato i temi politici, citando il conflitto a Gaza e altre questioni di stretta attualità. Infine, un altro momento molto attesto di Cannes 78 è stato l’omaggio a David Lynch, amatissmo regista americano autore di opere intramontabili come Mulholland Drive, Twin Peaks, Velluto Blu e Cuore selvaggio.

Giuseppe Caparrotta
Giuseppe Caparrotta
Amo il cinema in tutte le sue forme, ma ho una passione particolare per i grandi autori: da Bergman a Kubrick, da Orson Welles a Kurosawa. Mi affascinano le rivoluzioni stilistiche e narrative della Nouvelle Vague francese, del Nuovo Cinema Tedesco e della New Hollywood. La visione onirica di David Lynch e la nostalgia di Sergio Leone, però, restano per me punti di riferimento imprescindibili nel modo in cui vivo il cinema.

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