Nel 2018 il regista iraniano Ali Abbasi, autore dell’intenso thriller Holy Spider, porta sul grande schermo un’opera originale e a tratti bizzarra, in cui si mescolano generi molto diversi fra loro. La pellicola, il cui titolo è Border – Creature di confine, spazia infatti dal thriller al fantasy, dal dramma alla love story per arrivare infine a trattare tematiche sociali. Non è semplice confrontarsi con una pellicola come Border, dalle molteplici personalità, camaleontica e non ascrivibile ad una categoria ben precisa. Eppure Abbasi ci rende facile l’impresa proponendoci una storia meravigliosa, emozionante e coinvolgente, capace di contenere in una solida cornice i vari filoni narrativi.
Il film trae ispirazione dal racconto Confine dello scrittore John Ajvide Lindqvist, considerato lo Stephen King svedese e autore del romanzo Lasciami entrare, da cui è stato tratto il film omonimo diretto da Tomas Alfredson nel 2008. Presentato alla 71ª Edizione del Festival di Cannes, Border – Creature di confine vince il prestigioso premio Un Certain Regard e ottiene un notevole successo di pubblico e di critica. Nel cast troviamo un’irriconoscibile Eva Melander, spaventosa nei panni della protagonista, e l’attore Eero Molonoff. Il film è disponibile in streaming su Amazon Prime.
Border – Creature di confine, la trama
Tina ha un aspetto animalesco e un potere che la rende speciale: riesce a fiutare i sentimenti illeciti delle persone. Così, presso la dogana portuale di una città svedese dove lavora come agente, mette alla prova le sue capacità scovando i contrabbandieri soltanto annusando le loro intenzioni. Per il resto, conduce un’esistenza tranquilla e solitaria, dividendo il suo tempo con un uomo che non ama, ma di cui gradisce la compagnia. Un giorno, che sembra uguale a tanti altri, incontra qualcuno che sembra avere caratteristiche fisiche uguali alle sue. È Vore, un forestiero misterioso che viene da chissà dove e con il quale nascerà una forte intesa. Sarà grazie a lui che Tina intraprenderà un viaggio alla scoperta di sé e delle proprie origini, mentre le sue doti si riveleranno indispensabili per risolvere una complicata indagine criminale.
Tina, un mostro con sentimenti umani
Sembra un paradosso che un essere deforme, una creatura orribile, combatta con i suoi poteri la meschinità umana. Tina avverte nelle persone la paura, la vergogna, la colpa e le inchioda ai loro misfatti, smascherandole e mostrandone la vera natura mostruosa. Tina si presenta come un’eroina sui generis perché, sebbene il suo aspetto non ce lo faccia intuire, il suo animo è nobile, generoso, sensibile. La sua lotta al crimine si svolge nell’ambito di un’atmosfera che unisce l’elemento fiabesco a quella del realismo sociale, che si combinano perfettamente provocando nello spettatore una reazione di sorpresa. Ali Abbasi attinge alla mitologia scandinava e alle leggende nordiche popolate da creature umanoidi, troll ed elfi, che vivono nelle foreste dell’Europa settentrionale per affrontare temi importanti, non solo soffermandosi sul concetto di umanità, ma anche analizzando problematiche sociali come l’emarginazione e la diversità.
Border – Creature di confine, la solitudine del diverso
Il confine indica una linea di separazione tra dimensioni contigue. Quando oltrepassiamo quel limite ci inoltriamo in un territorio sconosciuto, non più familiare, oscuro, spesso impervio e pieno di ostacoli. Diventiamo stranieri, diversi, non solo per gli altri ma anche per noi stessi. Tina non ha mai varcato quella soglia, ma ha sempre osservato il sistema di regole degli umani provando ad integrarsi nel loro tessuto sociale, sfidando la paura di non essere accettata, amata, voluta, a causa del suo aspetto fisico, e facendo i conti con il senso di solitudine che attanaglia i diversi. Quando incontra Vore, riconosce in lui la stessa precarietà esistenziale, vi ritrova le sue stesse fragilità e si incammina con quest’uomo-animale verso la scoperta della propria identità.
Un’intensa storia d’amore
Durante questo meraviglioso viaggio, che porterà la protagonista a mettere in discussione la sua intera esistenza per risalire alle sue vere origini, nascerà tra i due un amore tenero e viscerale. Ma Tina e Vore, sebbene siano legati da un sentimento profondo che cresce sempre più, sono destinati a percorrere strade diverse. Tina dovrà infatti prendere una decisione importante e scegliere se continuare a vivere all’interno della società, rispettando i valori e le regole della convivenza civile, oppure seguire il suo istinto animalesco e ricongiungersi alla sua vera natura.
In conclusione
Fissare Border – Creature di confine all’interno di un unico genere sarebbe limitante e rischierebbe di comprometterne la giusta comprensione. Ali Abbasi combina l’elemento fantastico e quello realistico, creando un’atmosfera immaginifica per toccare tematiche sociali di estrema importanza, come la solitudine, la diversità e l’emarginazione. Sullo sfondo di un paesaggio scandinavo misterioso, mentre si delinea una straordinaria storia d’amore fra due creature al confine tra umanità e ferinità, si compie il viaggio della protagonista alla ricerca della propria identità. L’elemento crime contribuisce a dare dinamismo alla narrazione e ad attirare l’attenzione dello spettatore, creando un particolare effetto di suspense. Toccante ed originale Border – Creature di confine attraverso la metafora del mostro come diverso, ci interroga sul concetto di umanità.