Steve McQueen ha da poco rivelato il motivo del ritardo dell’inizio delle riprese del suo nuovo film di guerra Blitz con Saoirse Ronan (Foe) uscito ad inizio novembre. Il regista ha raccontato che gli era stato diagnosticato un cancro alla prostata e che per questo motivo si è dovuto sottoporre ad un intervento chirurgico importante. Si è operato prima delle riprese che ha poi rimandato di due settimane. McQueen non aveva detto a nessuno del set il motivo del ritardo per non distrarre chi lavorava al film. Oggi sono ormai due anni dall’operazione e il regista è completamente guarito.
McQueen ha aggiunto di aver lavorato da casa durante il periodo di riposo post-operazione così da mantenersi attivo senza far preoccupare nessuno della troupe. Il merito del successo della guarigione è di una diagnosi precoce del cancro. Per questo motivo ora porta avanti una campagna di beneficenza per la ricerca sul cancro incoraggiando le altre persone a fare più spesso visite preventive. Nonostante le difficoltà il regista è riuscito a realizzare un film molto apprezzato dalla critica diventando un esempio di professionalità e passione.
Steve McQueen: il successo di 12 anni schiavo
Il film più importante di Steve McQueen è sicuramente 12 anni schiavo del 2013 (ora disponibile su Prime Video) che ha vinto 3 premi Oscar, 1 premio Golden Globe, 2 premi BAFTA e 1 premio SAG Awards ricevendo in totale 25 nomination. Nel cast grandi nomi come Chiwetel Ejiofor (Venom: The Last Dance), Brad Pitt (Bullet train), Benedict Cumberbatch (Eric) e Lupita Nyong’o (A Quiet Place). Il film racconta la storia di Solomon Northup, un violinista afroamericano ingannato, rapito e venduto come schiavo nel sud degli Stati Uniti. Strappato alla moglie e ai suoi bambini, Solomon vive un incubo lungo dodici anni provando sulla propria pelle la crudeltà degli uomini e la tragedia della sua gente.