HomeNewsSam Mendes dirigerà il suo primo documentario

Sam Mendes dirigerà il suo primo documentario

Sam Mendes porta sugli schermi la liberazione di Bergen-Belsen

Anche il regista Premio Oscar Sam Mendes si cimenta con la direzione di un documentario. Il regista di Skyfall dirigerà una produzione attorno alla liberazione del campo di concentramento di Bergen-Belsen. Il progetto, dal titolo What they found, è incentrato su due membri dell’unità Film e Fotografia dell’esercito britannico. I due documentarono, per l’appunto, l’arrivo al campo di Bergen e la conseguente liberazione. Un importante lavoro di testimonianza e di grande interesse civile. Il documentario arriverà sulla BBC proprio in occasione dell’ottantesimo anniversario della liberazione del campo. Mendes ha scelto di utilizzare proprio le immagini e le voci di quel momento per ricostruire l’evento. Il regista ha affermato di sperare tramite questo documentario di fornire una prospettiva vivificata degli orrori dell’Olocausto e del campo.

Sam Mendes

Sam Mendes: le guerre e la borghesia americana

Non è un mistero che Sam Mendes sia balzato all’onore delle cronache e del pubblico cinematografico già col suo primo lungometraggio, American Beauty. Il regista britannico ha messo in scena la crisi etica e gli scheletri della classe medio-alta statunitense con un film molto apprezzato. Nel corso della sua filmografia, composta per ora di nove film, sono poche le produzioni passate in sordina. Nel 2002 con Era mio padre, anche questo molto apprezzato, porta in scena l’ultima apparizione cinematografica di Paul Newman. Nel 2008 per Revolutionary Road riunisce la coppia Winslet – Di Caprio, un film che nel tempo ha riscosso sempre più consensi.

Gli anni ’10 di Sam Mendes vedono la direzione di due capitoli della saga di 007, punto d’orgoglio per molti registi britannici. Oltre al già citato Skyfall ha, infatti, diretto Spectre. Nel 2020 ottiene la sua prima candidatura al miglior film con 1917. Candidatura che gli era sfuggita anche dopo la vittoria del premio alla miglior regia per il film d’esordio. Con Empire of light è tornato alle tematiche della middle-class questa volta britannica, il film ha avuto recensioni contrastanti.

Stefano Minisgallo
Stefano Minisgallo
Si vive solo due volte come in 007. Si fanno i 400 colpi come Truffaut, Fino all’ultimo respiro come Godard. Il cinema va preso sul serio, ma non troppo. Ci sono troppi film da vedere e poco tempo, allora guardiamo quelli belli. Il cinema è una bella spiaggia, come nei film di Agnes Varda.

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