Con Modern Family siamo davanti a una delle serie comedy più divertenti dell’ultimo decennio; per semplificare possiamo dire che è la versione in carne ed ossa della famiglia Simpson, politicamente scorretti, irriverenti, senza freni inibitori, praticamente fantastici.
Partiamo però dal titolo, perché Modern Family? Perchè è una famiglia anticonvenzionale, una famiglia come oggi ce ne sono molte: Jay Prichett ha due figli, Claire e Mitchell, Claire è sposata con Phill Dunphy e hanno tre figli Alex, Luke e Haley, mentre Mitchell vive con Cameron e con lui ha adottato Lily, bambina vietnamita. Jay è sposato con Gloria che è più giovane di Claire ed hanno un figlio, Manny, avuto da Gloria in un matrimonio precedente. Non vi spaventate, la confusione è voluta, infatti il primo episodio serve soprattutto per collocare i personaggi nella giusta posizione.
Già dalle prime battute della puntata pilota si può evincere una comicità che ci mette allo specchio, fin dove può spingersi la comicità? Amiamo l’irriverente? Riusciamo a trovarci in queste nuove commedie 2.0? Vorremmo una famiglia così?
Alex: Luke ha di nuovo la testa nella ringhiera
Phil: Ci penso io. Dove è il baby oil?
Claire: è sul comodi…non lo so, cercalo!
All’epoca “Friends” e “Sex and the city” sdoganarono un modello di commedia che fino ad allora (a parte qualche mosca bianca) era “puritana”, diciamo che “Modern Family” fa parte di quell’evoluzione partita negli anni 90.
Mitchell: Noi stiamo insieme da 5 anni e abbiamo deciso che volevamo adottare un bambino, così abbiamo chiesto ad una nostra amica lesbica se voleva fare la madre in affitto e…
Cameron: Le lesbiche…sono già arrabbiate, immaginatene una incinta.
Mitchel: Impossibile
Cameron: No grazie
Modern Family è impostata come se fosse un falso documentario dove i protagonisti vengono filmati nella loro quotidianità e ogni tanto vengono intervistati, tecnica già usata in altre serie tv come ad esempio la prima stagione di “Sex and the city” o in film come “Harry ti presento Sally”. Cosa che rende tutto più realistico, porta lo spettatore ad immedesimarsi con i protagonisti e velocizza la storia. Di certo non è una serie che “educa” i genitori alla crescita dei figli, anche se a suo modo ci fa capire che malgrado gli errori fatti si può comunque uscirne vincitori, perché ogni azione fatta è per il bene di qualcuno, anche se spesso non ce ne accorgiamo nell’immediato.
Alex: Mamma, papà, Luke mi ha appena sparato!
Claire: Stai bene?
Alex: No! Questo puzzone mi ha appena sparato.
Luke: Non l’ho fatto apposta! Sono solo palline di plastica, è stato un incidente!
Claire: Te l’avevo detto di non comprare una pistola a Luke! Pensaci tu.
Phil: Quello che hai fatto non è fico.
Claire: Tutto qui? Eravamo d’accordo che se sparava a qualcuno tu sparavi a lui
Luke: (piangendo per finta) Mi dispiace tanto.
Claire: Bugiardo.
Phil: Ha una festa di compleanno!
Claire: Sparagli dopo, sarà a casa per le due.
Insomma, è questa la famiglia tipo americana? No, è molto peggio, questa viene edulcorata da battute e da stratagemmi geniali che i due creatori,Christopher Lloyd e Steven Levitan, hanno saputo creare. Giusto per la precisione, Christopher Lloyd non è quello di “Ritorno al futuro” ma uno sceneggiatore suo omonimo. Già dalle prime puntate la serie venne acclamata dalla critica, grazie anche ad un cast eccezionale:
Ed O’Neill: Jay Pritchett
Sofía Vergara: Gloria Delgado-Pritchett
Julie Bowen: Claire Dunphy
Ty Burrell: Phil Dunphy
Jesse Tyler Ferguson: Mitchell Pritchett
Eric Stonestreet: Cameron Tucker
Rico Rodriguez: Manny Delgado
Sarah Hyland: Haley Dunphy
Ariel Winter: Alex Dunphy
Nolan Gould: Luke Dunphy
Aubrey Anderson-Emmons: Lily Tucker-Pritchett
La complessità dei personaggi ha fatto si che la sit com ricevesse molti premi dalla critica e dal pubblico.
Alcune associazioni hanno anche creato delle polemiche perché, secondo loro, certi episodi non sono adatti per il largo target d’età del pubblico. È proprio qua che vediamo la “limitazione” e il bigottismo di certi gruppi, se in una puntata si parla di anticoncezionali non è una tragedia, è un bene che questa cosa sia percepita da tutti gli spettatori come una cosa normale, perché è normale.
La sit-com ha avuto anche diversi remake, in Cile (Familia Moderna), in Grecia (Moderna Oikogeneia) e in Iran (هفتسنگ). Nella versione iraniana (non autorizzata e quindi in violazione delle leggi internazionali del copyright), ricreata in certe scene esattamente come quella originale, però manca il tema dell’omosessualità e Haley che è la figlia più smaliziata è un maschio.
Alcune puntate sono veramente esilaranti ma anche innovativi nel genere, come ad esempio un episodio della sesta stagione intitolato “Equivoci”, episodio girato interamente utilizzando dispositivi mobili ed è visualizzato attraverso lo schermo del MacBook di Claire che si trova all’aeroporto di Chicago e deve comunicare con la famiglia attraverso app di messaggistica.
Ogni vicenda è portata all’esasperazione, in modo sarcastico ma punta anche il dito verso una società che rifiuta di guardarsi allo specchio, perché è una società che millanta libertà ma rimane legata ad un serio problema di restrizione mentale data da una “cultura” ipocrita e “ipocondriaca”.
Diverse guest star appaiono in alcuni episodi, possiamo citare: Elizabeth Banks, Edward Norton, Lauren Choan, Ray Liotta, Greg Kinnear, Bobby Cannavale, Jennifer Tilly, Matt Dillon, Billy dee Williams e molti altri. Fino ad ora le stagioni sono state dieci e ne è prevista un ultima, ma diciamoci la verità, certe sit com sono fatte così bene che vorremmo non finissero mai.
Mitchell Spiderman
Jay: Veniamo da mondi diversi ma stiamo bene insieme, è l’amore che ci unisce, sia con il bel tempo, sia con la neve.
Ed è forse questa la frase che racchiude l’anima di tutta la serie.
Insomma, chi vorrebbe una famiglia così? Ma ovviamente tutti
La serie è girata a Los Angeles.