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Harry Potter e il Calice di Fuoco

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E alla fine il nemico apparve, e con sé portò la morte. Harry Potter e il Calice di Fuoco, quarto capitolo della saga, presenta, in carne e ossa, il nemico di sempre, “Colui che non deve essere nominato”. Pelle diafana, volto magro e reso più acuto dall’assenza del naso. Il tutto avvolto in un mantello nero, creando quel concetto di contrasto che si protrarrà per l’intero lungometraggio.

Mike Newell (Quattro matrimoni e un funerale), regista del progetto e primo inglese nel ruolo, crea così l’aspetto definitivo di Lord Voldemort, da qui in poi interpretato da Ralph Fiennes. Nel libro, J. K. Rowling lo descrive con due fessure rosse al posto degli occhi: l’idea è stata accantonata nel film per volere dello stesso interprete, convinto di poter dare maggior intensità allo sguardo e al personaggio con la sua espressione reale.

Harry Potter
Da sinistra, Lord Voldemort (Ralph Fiennes) ed Harry Potter (Daniel Radcliffe)

Con lui, fa capolino anche l’aspetto più tetro, quello della morte in diretta, dell’uccisione davanti alla telecamera, oltre che della sofferenza e del dolore. Singolare che ciò avvenga nel capitolo più “colorato” degli otto, che si veste con tonalità in pieno stile Bollywood. Danze regali (il Ballo del Ceppo), una competizione mortale (Torneo Tremaghi) e amore adolescenziale fanno avanzare di un altro passo il giovane Harry Potter verso la maturità.

Non so chi abbia messo il tuo nome nel calice, Harry, ma chiunque sia stato non è tuo amico. Le persone muoiono in questo torneo!”.

Sirius Black rivolto ad Harry Potter

Nel suo unico cameo del film, Sirius Black (Gary Oldman) presenta nel modo più cinico e diretto il Torneo Tremaghi. Una competizione che non offre vie di mezzo, dà tutto o niente. Il vincitore scolpirà il suo nome nella memoria di intere generazioni, lo sconfitto avrà in cambio solo oblio e morte.

Fulcro di Harry Potter e il Calice di Fuoco, il torneo accompagna il quarto anno a Hogwarts intervallandosi con scene di vita quotidiana fra gli adolescenti. Inoltre è il primo capitolo che amplia l’universo magico – il Wizarding World – creato da J. K. Rowling. Appaiono infatti gli studenti di due nuove scuole di magia, provenienti da altri paesi del mondo.

Harry Potter
Il calice di fuoco, simbolo del Torneo, con accanto Albus Silente (Michael Gambon)

Ecco così le fanciulle di Beauxbatons (dal francese, “Belle bacchette”), istituto situato nel sud della Francia, dallo charme e delicatezza senza pari. Dall’Est Europa arrivano invece gli aspri giovani di Durmstrang (dalla locuzione letteraria Sturm und Drang, “Tempesta e Unità”), cui studente simbolo è il bulgaro Viktor Krum (Stanislav Yanevski), campione di Quidditch.

Presto dovremo affrontare la scelta fra ciò che è giusto e ciò che è facile”.

Albus Silente in uno dei suoi discorsi a Harry

Harry e Ron, per la prima volta, sono in disaccordo su una questione e affrontano il litigio. Hermione scopre l’amore, intessendo una relazione con il burbero Viktor Krum. Persino Neville Paciock (Matthew Lewis) trova la forza di farsi avanti con una ragazza. La vita sta cambiando a Hogwarts, i ragazzi stanno maturando fisicamente quanto mentalmente. Il loro anno si interseca con quello di due personaggi diversi tra loro: Cedric Diggory (Robert Pattinson, al suo debutto sul grande schermo) e Alastor “Malocchio” Moody (Brendan Gleeson).

Robert Pattinson, dopo aver anche interpretato il vampiro Edward Cullen nella serie fantasy Twilight, dirà: “Avrei preferito interpretare nuovamente Cedric piuttosto che far parte del cast di Twilight. Se sono un attore, è grazie a Harry Potter”. Il suo personaggio sembra essere il paladino senza macchia, studente modello amato da professori e compagne, emblema dell’eroe classico. Per il suo ruolo fece un provino persino Henry Cavill (L’uomo d’acciaio e The Witcher), ma fu scartato.

Harry Potter
Da sinistra, Cedric Diggory (Robert Pattinson), Rita Skeeter (Miranda Richardson) ed Harry Potter (Daniel Radcliffe)

Agli antipodi si pone Malocchio, ex Auror (membro del Ministero della Magia), sfregiato, zoppo e scontroso. Ottima l’interpretazione di Brendan Gleeson, star di Hollywood e interprete ne Le Crociate di Ridley Scott o nella serie HBO Into the Storm – La guerra di Churchill nei panni del celebre primo ministro britannico. Qui mette in campo la sua arte per creare un personaggio grezzo e spesso maleducato, fine esecutore di un piano prestabilito in partenza e che non vede altro che se stesso.

Avada Kedavra! L’anatema che uccide. Si sa che una sola persona è sopravvissuta ad esso, ed è in questa stanza”.

Malocchio Moody durante una sua lezione in classe

Il suo primo lancio, opera del professor Moody, è la vera cesura della storia. Da qui in avanti, Harry, Ron ed Hermione non saranno più gli stessi. Conoscono la magia mortale, l’incanto definitivo, e saranno sempre più soggetti al suo potere.

L’incantesimo della maledizione omicida, Avada Kedavra, è inoltre uno dei pochi che J. K. Rowling ha creato da fonti esistenti. Sorgente primaria sembra essere l’antico aramaico e precursore del noto “Abra Cadabra “, il cui significato letterale è “Lascia che sia distrutto“.

Harry Potter
Da sinistra, Ron Weasley (Rupert Grint), Hermione Granger (Emma Watson) ed Harry Potter (Daniel Radcliffe, in primo piano)

Harry Potter e il Calice di Fuoco è stato il primo film a ricevere una valutazione PG-13, per le “sequenze di violenza fantasy e immagini spaventose”. Per tale realizzazione spiccano ancora una volta i costumi di Jany Temime, a cui si affiancano la scenografia di Stuart Craig e la fotografia di Roger Pratt, abile nel realizzare i contrasti tra tonalità cromatiche calde e temi agghiaccianti.

Degna di nota la colonna sonora realizzata da Patrick Doyle, che qui raccoglie il testimone del maestro John Williams, che ha abbandonato la troupe dopo l’uscita di Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban. Toni gravi e cupi, che accompagnano la narrazione e conducono per mano fino all’intenso finale, dove ci si troverà finalmente faccia a faccia con il nemico.

D’ora in avanti, niente sarà più lo stesso.

Voto Autore: [usr 3,5]

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