Ormai da diversi decenni, il fanta-horror è uno dei filoni cinematografici più apprezzati in assoluto. Un filone che ha dato vita a saghe decennali ed autentici capolavori della storia della settima arte. Questo perché il fanta-horror (horror fantascientifico) riesce ad abbracciare sia gli amanti di quella fantascienza più oscura ed ignota, abitata da creature aliene o strani esseri venuti da mondi lontani anni luce, sia gli appassionati dell’horror crudo e impattante. Questo lo capì bene già nei primi del ‘900 H.P. Lovecraft, autore di racconti dark fantasy e tutt’ora una delle massime fonti d’ispirazione per il cinema di questo genere.
Proprio dagli anni ’50 del ventesimo secolo, il fanta-horror inizierà pian piano a prendere vita grazie a film come Il mostro del pianeta perduto (1955) di Roger Corman o Plan 9 from Outer Space (1959) di Ed Wood. Nato come genere di serie B, visto i bassi costi e l’assente partecipazione di grandi stelle Hollywoodiane a progetti di questo tipo, il fanta-horror è passetto dopo passetto cresciuto sempre di più di popolarità, fino a raggiungere il grande pubblico.
I 5 fanta-horror assolutamente da vedere
Blob – Fluido mortale (1958)
In una bella nottata contornata da un cielo pieno di stelle, un misterioso meteorite cade nei pressi di una piccola cittadina nella Pennsylvania. Al suo interno risiede però un fluido venuto dalla spazio che ingloba a se qualunque cosa. Un anziano signore erroneamente libera la creatura e dà così inizio a una lunga scia di morti.
Vero e proprio cult movie degli anni ’60, Blob – Fluido mortale conquistò i botteghini americani dell’epoca e negli anni successivi alla sua uscita divenne una presenza fissa nei drive in statunitensi. Al film di Irvin Yeaworth si deve anche la prima performance da protagonista di Steve McQueen, attore e icona mondiale ancora oggi rivestito di un aura quasi intoccabile. Numerosi sono stati gli omaggi e citazioni a questa pellicola, il cui nome è ormai sinonimo di “mostro alieno senza forma”.
La mosca (1986)
Uno scienziato è riuscito a portare a termine la costruzione di un oggetto in grado di cambiare il mondo: il teletrasporto. Durante i test succede però un grande intoppo, all’interno dello scompositore di materia entra anche un piccola e all’apparenza innocua mosca e i due fondono così i loro corpi.
Tra i massimi capolavori di David Cronenberg, La Mosca è un body horror dai caratteri fantascientifici che mostra la trasformazione corporea di un uomo in metamorfosi, dove carne, ossa e pelle si mutano in componenti appartenenti al regno degl’insetti. L’Oscar al miglior trucco del 1987 è stato il giusto riconoscimento per questo film terrificante e ancora oggi ammirevolmente nauseabondo.
L’invasione degli ultracorpi (1956)
Un medico dello stato della California scopre che la sua cittadina è stata invasa dagli extraterrestri. Questi, sotto forma di baccelli, prendono il posto delle persone nelle quali si sono insinuati durante la notte. Una forma aliena che attacca silenziosamente e che lascia il dubbio su chi sia stato infettato e chi no.
Capolavoro del cinema anni ’50, L’invasione degli ultracorpi è un racconto che va oltre il puro cinema e che ha dentro di se una forte impronta politica. Il film nasce infatti subito dopo la “caccia alle streghe” scatenata da MacCarthy (Maccartismo) contro i comunisti e presunti nel mondo dello spettacolo. Così Don Siegel (regista) e un giovane Sam Peckinpah (attore e sceneggiatore) decidono di mettere su pellicola il clima inquisitorio e parassitario che girava nella Hollywood di quegli anni. Oltre alla forte scoccata verso MacCarthy, L’invasione degli ultracorpi vanta una regia ed una gestione dei tempi narrativi che hanno fatto scuola nei decenni successivi e che hanno sicuramente contribuito a gettare le basi per il futuro successo del fanta-horror.
Alien (1979)
Un astronave di trasporto chiamata Nostromo ed il suo equipaggio entrano in contatto con una strana creatura aliena il cui unico scopo sembra quello di sterminare brutalmente ogni forma di vita estranea. Un parassita che si annida nel corpo dell’ospite per qualche ora, e che una volta uscito cresce in maniera esponenziale. Una perfetta “macchina” killer.
Che dire di Alien che non sia già stato detto: capolavoro di Ridley Scott con una protagonista eccezionale ormai sinonimo dell’eroe femminile cinematografico ed effetti speciali di primissimo ordine. Alien ha fatto da spartiacque nel cinema dell’orrore e si è posto come fonte d’ispirazione primaria per molte opere successive.
La cosa (1982)
Antartide, 1982. La tranquilla base U.S. Outpost 31 viene messa in allerta da un elicottero straniero che spara all’impazzata contro un siberian husky. L’elicottero ed il suo equipaggio periscono nel tentativo di uccidere l’animale e le loro azioni rimangono un mistero. Forse quel tranquillo cane da slitta nasconde qualcosa che sfugge all’occhio umano?
Ecco il primo della classe, il fanta-horror più bello di tutti i tempi: La cosa di John Carpenter. Rilegare La cosa a horror fantascientifico è però assolutamente riduttivo. L’opera in questione racchiude in se molteplici riflessioni sulla società ed il comportamento dei consociati difronte alle catastrofi. Una pluralità di personaggi memorabili, ognuno dei quali si fa portavoce di differenti reazioni umane che la paura manifesta. C’è colui che perde la testa, colui che tenta di prendere il potere ed infine i timorosi e gli intrepidi, tutti però accomunati dall’idea che qualcosa non sta andando per il verso giusto e che il breve futuro appare come uno scivolo che conduce dritti alla morte.
La cosa è La cosa. Il capolavoro di uno dei più grandi autori del cinema mondiale, uno dei migliori film horror di tutti i tempi, uno dei miglior film di fantascienza che si siano mai visti e forse il miglior remake della storia del cinema.