Fuori ora il trailer di Diva Futura, il nuovo film di Giulia Louise Steigerwalt, presentato in Concorso alla 81ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Il film racconta la storia dell’omonima agenzia italiana di casting e produzione che ha reso popolare in Italia la parola pornostar. La pellicola, tratta dal romanzo Non dite alla mamma che faccio la segretaria di Debora Attanasio, è interpretata Pietro Castellitto, Barbara Ronchi, Denise Capezza, Tesa Litvan, Lidija Kordić, Davide Iachini, Marco Iermanò.
Diva Futura è prodotto da Matteo Rovere, è una produzione Groenlandia e PiperFilm con Rai Cinema in collaborazione con Netflix e uscirà nelle sale il 6 febbraio, distribuito da PiperFilm. Scritto da Giulia Louise Steigerwalt, con fotografia di Vladan Radovic, montaggio di Gianni Vezzosi, scenografie di Cristina Del Zotto e musiche originali di Michele Braga.
Diva Futura, la trama del film
Siamo negli anni ’80, in Italia, la visione di Riccardo Schicchi, con la sua agenzia Diva Futura, rivoluziona i costumi del bel paese, trasformando l’ideale hippie di amore libero in un nuovo fenomeno sociale. Sotto la sua direzione, le “ragazze della porta accanto” come Ilona Staller, Moana Pozzi, Eva Henger e molte altre, diventano delle icone mondiali di trasgressione. Grazie anche all’avvento di cassette pornografiche nelle case degli italiani, il boom delle televisioni private e dei videoregistratori in VHS. Nasce l’espressione “pornostar”, segnando l’inizio di una nuova era.
L’impatto mediatico di questo fenomeno nella cultura di massa è enorme. Ilona Staller, detta Cicciolina, viene eletta in parlamento con il Partito dell’Amore e alla candidatura di Moana Pozzi a sindaco di Roma. Seguendo lo sguardo e la prospettiva di Debora, giovane segretaria dell’agenzia con un mutuo sulle spalle, assistiamo a questa grande avventura dell’agenzia Diva Futura. Dove esplodono gelosie, tormenti e contraddizioni fino a perdere il controllo sull’industria stessa della pornografia. Giocando con il desiderio degli italiani, Diva Futura, alimentava quel senso di trasgressione repressa che coinvolgeva tutti.
Ecco il trailer: