Dopo otto anni di assenza, Daniel Day-Lewis torna finalmente al cinema con Anemone, diretto dal figlio Ronan Day-Lewis. Presentato in anteprima ai festival di New York e Londra, il film approderà ora in concorso ad Alice nella città, dove padre e figlio incontreranno il pubblico romano e terranno una masterclass congiunta. Sarà un’occasione rara per assistere a un dialogo tra due generazioni di artisti legati non solo dal talento, ma anche da un vincolo familiare che rende l’opera ancora più affascinante.
Il cast, di grande livello, conferma l’ambizione del progetto: al fianco di Daniel Day-Lewis troviamo Sean Bean e Samantha Morton, oltre al giovane Samuel Bottomley, qui al suo debutto sul grande schermo. Anemone nasce da una scrittura condivisa tra padre e figlio e segna il ritorno dell’attore premio Oscar, il cui ultimo ruolo risaliva a Il filo nascosto di Paul Thomas Anderson nel 2017.

Un dramma familiare tra memoria e conflitti
Ambientata nel Nord dell’Inghilterra, la storia racconta l’incontro di due fratelli costretti a fare i conti con ricordi dolorosi, conflitti mai risolti e verità rimaste in sospeso. Tra scontri, silenzi e improvvisi momenti di tenerezza, il film esplora i legami di sangue e le ferite del passato che continuano a influenzare il presente. Con il suo consueto talento per i ruoli complessi, Day-Lewis interpreta un personaggio lacerato, mentre Ronan debutta dietro la macchina da presa con un’opera che promette autenticità e coraggio.
In un’intervista a Rolling Stone, l’attore ha chiarito che non aveva mai avuto intenzione di abbandonare la recitazione del tutto. La sua decisione di allontanarsi era dettata dal desiderio di esplorare altre esperienze, più che da una reale volontà di ritirarsi. Guardando a Anemone, è chiaro che la passione per il cinema non lo ha mai lasciato.
L’anteprima romana si annuncia così come uno degli eventi più attesi della stagione.

