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Cinema indiano: tra opportunità e ostacoli

Il cinema indiano di marca indipendente si è dato appuntamento al Film Bazaar. Si tratta della componente riservata al mercato dell’International Film Fest of India. Qui produttori, registi e sceneggiatori del paese si riuniscono per riflettere sulla situazione attuale del cinema e sul suo possibile futuro. Uno dei registi più famosi del paese a livello internazionale, Pan Nalin, non si è risparmiato e ha parlato di assenza di indipendenza. Il riferimento è alla situazione di interconnessione tra agenti, festivals e distribuzione che rendono difficile la fruibilità di un film. Il regista ha anche rivelato di aver ottenuto la distribuzione in sala in Spagna e paesi scandinavi del suo ultimo film, Last Film Show (2021). Il rappresentante delle istituzioni intervenuto ha ammesso la scarsità di cinema nel paese. Si parla di un numero tra i 3 e i 5 mila per un paese da oltre un miliardo e mezzo di abitanti.

Cinema indiano: il caso All we imagine as light

Ma il cinema indiano si avvia a chiudere un anno che lo ha visto protagonista nel palcoscenico europeo più prestigioso, quello del Festival di Cannes. A distanza di trent’anni dall’ultimo film era, infatti, presente in concorso un’opera proveniente dall’India. Si tratta di All we imagine as light. Il fim della regista Payal Kapadia ha riscosso un grande successo sulla Croisette, aggiudicandosi il Grand Prix speciale della Giuria. Ciò non è stato sufficiente a far scegliere dall’India il film come rappresentante del paese nella corsa agli Oscar, con conseguente polemica. La scelta è caduta su Laapataa Ladies che non ha avuto la stessa accoglienza. L’idea che il film di Kapadia non sia stato scelto per motivi politici ha sfiorato più di un commentatore.

Per il cinema indiano comunque All we imagine as light non è un caso isolato. È di pochi anni fa il successo globale di RRR che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo con le sue canzoni e una regia importante. Tornando all’attualità, secondo molte fonti è improbabile che Laapataa Ladies superi il taglio per la shortlist degli Oscar. Naturalmente, ci si chiede cosa sarebbe successo con il già apprezzato film di Payal Kapadia, una domanda che resterà senza risposta.

Stefano Minisgallo
Stefano Minisgallo
Si vive solo due volte come in 007. Si fanno i 400 colpi come Truffaut, Fino all’ultimo respiro come Godard. Il cinema va preso sul serio, ma non troppo. Ci sono troppi film da vedere e poco tempo, allora guardiamo quelli belli. Il cinema è una bella spiaggia, come nei film di Agnes Varda.

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