Durante un panel sul ruolo di Cinecittà nelle produzioni internazionali, è intervenuto Marco Valerio Perugini presidente di APE (Association of Executive Producer). Il presidente della compagnia ha sottolineato come questo sia il momento più conveniente di sempre per girare in Italia. Naturalmente, molti sono i registi che decidono di ambientare le pellicole nel nostro paese, ma non solo. Si utilizzano gli spazi di Cinecittà per dare vita ad altri luoghi. Tra le produzioni recenti che hanno utilizzato gli spazi ci sono Conclave di Berger e Queer di Luca Guadagnino. Secondo un report del Ministero della Cultura sono 402 i film prodotti e girati in Italia nel 2024, con un incremento rispetto alle ultime rilevazioni.
Cinecittà: il cuore del cinema italiano
Gli Studi di Cinecittà non stanno conoscendo ora la loro fama. Nel corso del tempo sono pochi i posti che possono vantare una tale riconoscibilità. In questi studi si sono girati non solo grandi film italiani. Da Fellini a Scorsese, passando per Francis Ford Coppola e Sergio Leone, sono tutti passati almeno una volta da qui. Negli ultimi anni un importante ruolo per le produzioni in Italia è stato svolto sicuramente dal tax credit. La possibilità a certi parametri di girare in condizioni economiche vantaggiose è una scelta che sempre più paesi fanno. Le polemiche sulle ultime misure varate vertono anche su una possibile inversione di questa tendenza.
Cinecittà è la prova del legame indissolubile tra l’Italia e il cinema. Questi studi sono stati fondamentali da un punto di vista tanto culturale quanto economico già nel dopoguerra. Va ricordato anche che all’interno delle strutture è presente dal 2019 il Museo dell’audiovisivo e del cinema. L’Italia, al netto di molte considerazioni, continua quindi a giocare un ruolo importante nella produzione filmica. Cinecittà è un vero e proprio patrimonio del paese che come tale va quindi tutelato e considerato.