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Carol e la fine del mondo, una piacevole serie Netflix

Carol e la fine del mondo è una serie televisiva del 2023 prodotta da Netflix, dove si racconta di un’imminente apocalisse. Un misterioso corpo celeste sta per colpire la Terra e spazzare via per sempre la razza umana. Secondo gli scienziati, mancano solo sette mesi all’impatto, dopodiché non rimarrà altro che polvere. L’umanità decide quindi di utilizzare il tempo che le resta in nome della libertà e di se stessa. Questo vale per tutti tranne che per Carol. Insicura e confusa del suo posto nel mondo, vaga alla cieca alla ricerca di se stessa. Tutto però cambia quando scopre un ufficio misterioso.

I personaggi hanno le voci di Martha Kelly, Beth Grant, Lawrence Pressman, Michael Chernus,  Bridget Everett, Kimberly Hébert Gregory e Mel Rodriguez.

Carol e la fine del mondo

Carol e la fine del mondo – Una riflessione sull’esistenza umana

Carol e la fine del mondo non è l’ennesimo prodotto che racconta la fine del mondo. Sì, l’universo sta per terminare, ma la narrazione si concentra unicamente sui personaggi. A primo impatto può sembrare una serie noiosa; la protagonista non è il classico personaggio femminile super forte, anzi è il personaggio più normale e simile a noi che potremo mai incontrare.

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Lei non decide di aspettare la fine del mondo al bordo di una lussuosa nave come fanno i suoi genitori, o non passa le sue giornate viaggiando da uno Stato all’altro come sua sorella. Aspetta semplicemente la fine del mondo seduta sul suo divano, senza fare nulla.

Lei è una donna strana, solitaria, a tratti imbarazzante, come lo siamo tutti, a volte, ma lo è per scelta. La sua vita cambia quando inizia a lavorare in un ufficio. Un’altra scelta banale, scontata, ma per Carol e l’inizio di tutto. L’ufficio è caratterizzato da monotonia, ma per la protagonista è motivo di vita, perché in quel luogo riesce a trovare, per la prima volta, degli amici.

Proprio la routine del lavoro sembra l’unica luce per Carol infondo al tunnel.

Sono proprio i piccoli momenti di vita, vissuti tutti sempre come lampi di luce nel buio, a dare forza a Carol e a tutti gli altri personaggi che si prendono il proprio momento per narrarsi.

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Che cosa si fa quando il mondo sta per finire? Ognuno decide di vivere gli ultimi istanti come vuole. Basti pensare all’episodio dedicato alle festività; basti pensare a Donna che si ritrova a rimpiangere tutti i Natali che ha passato lontana dai suoi i figli, eppure quest’ultimi non sono arrabbiati con lei. Sanno che la loro madre è stata impegnata a regalare loro una vita dignitosa, perciò merita di festeggiare un ultimo Natale insieme a tutti loro. Come avrebbe sempre voluto.

I personaggi sono ben scritti, tridimensionali ed è difficile non affezionarsi a loro. Sono i personaggi che incontriamo durante la nostra quotidianità, quindi è facile identificarci in loro. Si tratta di un prodotto che, per certi versi, ricorda la serie d’animazione BoJack Horseman: ci racconta storie di uomini e donne imperfetti, forse è proprio questo il punto forte della narrazione. Se ci fossero stati personaggi senza macchia e senza paura sarebbe stato tutto più scontato e noioso.

La fine del mondo fa da sfondo

In Carol e la fine del mondo la narrazione è molto lenta. Questa scelta non rende il tutto noioso, ma, anzi, ci porta benissimo all’interno dell’attesa. I personaggi, spesso, si ritrovano a osservare questo misterioso meteorite che incombe su di loro. A volte la narrazione si fa ansiogena, tutti quanti sono in attesa di un qualcosa che sembra non arrivare mai.

L’apocalisse diventa momento di riflessione: che cosa ho fatto nella mia vita? Sono soddisfatto di come ho vissuto? Che cosa avrei potuto fare?

Ogni giorno potrebbe essere l’ultimo, ma questo diventa un fattore positivo per i personaggi. Possono cercare di migliorarsi, recuperare i rapporti persi e cercare di vivere serenamente gli ultimi istanti della loro esistenza.

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La narrazione non ci mostra la distruzione dell’universo, perché non è funzionale a quello che si vuole mostrare. Possiamo solamente immaginare su come e quando sarà la fine di tutto.

Carol e la fine del mondo

Carol e la fine del mondo – In conclusione

Carol e la fine del mondo è una serie di fantascienza che è anche una commedia sull’essere umano e sulle relazioni, una narrazione distopica che fa emergere l’uomo e la donna con tutte le loro fragilità e la loro forza, non si giudica mai nessuno per come sta affrontando questi mesi. Questa fine del mondo può essere intesa come molte cose, il Covid-19, la crisi climatica o qualsiasi altro disastro e cataclisma in cui gli esseri umani si sono trovati.

Gli episodi potrebbero sembrare a sostegno del capitalismo ma è chiaro, per Carol e i suoi colleghi quell’ufficio è qualcosa di molto di più e di molto diverso, è il luogo in cui ha veramente iniziato a vivere. Carol e la fine del mondo è una serie che si concentra sull’individuo ma non è individualistica, è uno show che dimostra quanto per sopravvivere si debba essere individui nel mondo, riflettere su di sé per essere con gli altri.

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Arianna Dell'Orso
Arianna Dell'Orso
Vivo sul mondo reale unicamente con il corpo, ma la mia mente viaggia a Westeros, nella Londra dei Peaky Blinders e fa affari loschi con Walter White. Il cinema di Hitchcock è il mio spirito guida

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