Barbarian, un esordio horror dal successo inaspettato
E’ uno dei film più chiacchierati del momento, una nuova uscita su Disney+. Stiamo parlando di Barbarian, film d’esordio di Zach Cregger, un successo inaspettato al botteghino e un film accolto molto positivamente dalla critica. Un film low budget costato solo 4 milioni e mezzo, ma che ne ha incassati più di 40 in tutto il mondo. La première è avvenuta durante il San Diego Comic-Con, ma in Italia ha saltato l’uscita in sala per essere distribuito direttamente su Disney+ a partire dal 26 ottobre 2022. Era il perfetto film per passare Halloween in compagnia vista la finestra temporale, ma in realtà si rivela una bella sorpresa sempre, a prescindere dall’occasione in cui lo si vede. Sì, perché Barbarian è un film intelligente che sorprende molto soprattutto a livello narrativo. Tre atti, tre epoche diverse, sembra quasi di vedere tre film diversi tra loro, eppure se si ha pazienza vedrete come tutto torna e il cerchio delle storie, intersecate tra loro, si chiude.
Barbarian, la trama
Il film inizia con Tess, giovane donna che affitta una casa tramite Airbnb per sostenere un colloquio di lavoro lì in zona. Scopre con sorpresa che al suo interno si trova già una persona, un ragazzo di nome Keith. Per un disguido tramite la prenotazione, quella casa è stata affittata ad entrambi nello stesso periodo. Tess non si fida di rimanere lì e condividere gli spazi, ma le circostanze in un certo senso la obbligano a restare anche solo per quella notte. Keith sembra un ragazzo gentile e a modo, eppure percepiamo che qualcosa non va e l’atmosfera è strana. Tess continua ad essere guardinga nei confronti del ragazzo, ma accetta di dormire lì. Scoprirà per caso che la casa nasconde dei segreti che mai avrebbe immaginato.
Una scrittura intelligente
Cosa rende Barbarian un film e un horror assolutamente da non perdere? Partiamo dalla sceneggiatura che definiremmo molto intelligente e furba. Furba non in senso dispregiativo, ma capace di prendere il meglio da chi lo ha preceduto per poi sviluppare una sua strada. E’ un film che depista alla grande il pubblico e per questo ricorda un po’ il modello di Agatha Christie, maestra del giallo letterario e nel depistare il lettore. Barbarian, inoltre, ci racconta in maniera distinta tre storie apparentemente lontane tra loro e solo quand’è il momento giusto si preoccupa di raccoglierne le fila. Abbiamo Tess e Keith che, per pura coincidenza, si ritrovano a dover condividere una casa; poi c’è Aj, un attore alle prese con un accusa di molestie e di certo non uno stinco di santo; dulcis in fundo – e molto indietro nel tempo rispetto alle due storie precedenti – Frank, uomo adulto la cui ambiguità entra in netto contrasto con l’ambiente che lo circonda, un gruppo di casa che costituiscono un quartiere alla Edward-Mani di forbice. Tutti loro hanno in comune questa casa in un quartiere decisamente poco attraente di Detroit, malfamato e con un alto tasso di criminalità. Sta a voi scoprire qual è il collegamento.
Tanti i temi (forse troppi) e una regia sempre sul pezzo
Difficile non provare ansia e disagio guardando Barbarian. Sin dall’inizio, a causa dell’ambiente che circonda Tess nel momento in cui entra nel quartiere, si percepisce una sensazione di pericolo imminente. Il punto è che non sappiamo da dove arriverà. La regia di Cregger dà il suo meglio nel momento in cui la ragazza scopre cosa si nasconde sotto la casa. Claustrofobica, riesce a creare un’atmosfera ansiogena quasi insopportabile, ma per gli amanti dei videogiochi sparatutto sarà anche una goduria. Diverse inquadrature infatti sembrano provenire proprio da quel mondo videoludico degli sparatutto in prima persona. Buio, luci fioche, corridoi e cunicoli di cui non si vede la fine – qualora l’avessero – e la sensazione costante che sta per arrivare qualcosa, ma non si sa cosa. L’avvicendarsi di più storie è anche l’occasione per introdurre diversi temi che forse risultano addirittura troppi e appesantiscono il divertimento che inevitabilmente si prova. E’ giusto non aggiungere altro al riguardo, perché potrebbe svelare troppo e il film merita d’essere scoperto pian piano. Barbarian, tuttavia, è un film di puro intrattenimento e non c’è niente di male ad esserlo se il risultato è ottimo come in questo caso, quindi è probabile che neanche vi rendiate conto delle tematiche al suo interno.
Performance da lodare
Il film non avrebbe mai funzionato così bene senza le performance del cast. Georgina Campbell, Bill Skarsgard, Justin Long e Richard Drake sono perfetti nei loro ruoli. Il fascino ambiguo di Bill Skaarsgard è ormai risaputo vista la sua interpretazione del clown Pennywise in IT del 2017. Stesso discorso per Richard Drake che i fan dell’horror riconoscono come uno degli attori feticcio di Rob Zombie per via della sua partecipazione a 31 e 3 from Hell. Neanche Justin Long è nuovo al genere, perché protagonista di Jeepers Creepers di Victor Salva e Tusk di Kevin Smith. Georgina Campbell invece è la vera sorpresa, un ruolo da protagonista e final girl che riesce a gestire in maniera più che discreta. Consideriamoli la ciliegina sulla torta di un film che già a livello narrativo e registico è sopra la media di molti film del genere che affollano le sale cinematografiche e le piattaforme streaming. Barbarian è un horror assolutamente da non perdere, così come è da non perdere di vista il regista Zach Cregger.