Arancia meccanica (A Clockwork Orange) è un film del 1971 ispirato al romanzo distopico omonimo di Anthony Burgess e diretto da Stanley Kubrick, che racconta la storia di Alex DeLarge (Malcolm McDowell), un giovane malvivente dedito a quella che lui chiama ultraviolenza insieme alla sua banda di drughi. Dopo una serie di crimini brutali, il protagonista viene arrestato e sottoposto alla Cura Ludovico, un lavaggio del cervello utilizzato per rendere inoffensivi gli individui violenti, prima del loro ritorno nella società.
Al suo debutto sul grande schermo, il film spaccò la critica ed il pubblico, mentre oggi è considerato uno dei più grandi capolavori della storia del cinema.
Arancia Meccanica il significato del titolo
Il titolo ha origine da un modo di dire londinese. Arancia meccanica è un accostamento di termini che indica un qualcosa che appare normale mentre in realtà non lo è. In senso più ampio, nel film come nel libro, si riferisce ad un individuo completamente fuori di testa e violento, come il protagonista Alex. L’espressione Clockwork Orange, tipica dello slang cockney, indica infatti un soggetto “sballato come un’arancia meccanica”.
Curiosità sul film di Stanley Kubrick
-Il primo montaggio del film durava ben 4 ore, mentre la versione odierna è di 136 minuti. Il regista fece bruciare il resto della pellicola da un suo assistente.
-Kubrick volle sin da subito Malcolm McDowell per il ruolo di Alex.
-La scena dove il protagonista canta I’m Singing In The Rain fu totalmente improvvisata da McDowell.
-Nel film, come nel libro, è presente un evento della vita di Anthony Burgess. Sua moglie infatti fu violentata da tre disertori statunitensi nel 1942 a Londra, mentre lui era al fronte in Oriente. Lo scrittore disse che “ritrarre la violenza nel libro doveva essere un atto catartico e caritatevole insieme”.
–Malcolm McDowell si ferì gravemente durante le riprese della Cura Ludovico. L’attore si tagliò un occhio e perse temporaneamente la vista.
-Dopo l’uscita del film, Kubrick ricevette delle minacce di morte che lo spinsero a chiedere alla Warner Bros. di ritirare il film dalle sale inglesi.
-La scena dello stupro è stata molto travagliata. La prima interprete scelta per la parte rinunciò a causa del forte stress, e successivamente il ruolo andò ad Adrienne Corri. L’attrice era esasperata dal regista che si ostinava a girare quella particolare sequenza all’infinito.
–I costumi dei Drughi furono ideati dalla costumista Milena Canonero e da Kubrick, che decisero per un incrocio tra la divisa di un poliziotto e di un supereroe perverso. La scelta del bianco indica la purezza in antitesi con la malattia e la morte.