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Onward – Oltre la magia

Con un ritardo di ben 5 mesi dovuto all’emergenza Covid-19, dopo l’anteprima italiana al Giffoni Film Festival di luglio, il 19 agosto 2020 uscirà nelle sale cinematografiche italiane Onward – Oltre la magia, il ventiduesimo film della Pixar diretto da Dan Scanlon. Con un’ambientazione fantasiosa e un duo accattivante, il film è una bella storia sul superamento della paura e sul legame unico tra fratelli.

Onward - Oltre la magia

E se la rivoluzione industriale colpisse l’universo fantasy? Il mondo di Onward è popolato da elfi, folletti, draghi, centauri e altre creature particolari. Molto tempo fa veniva praticata la magia, tuttavia gli incantesimi si sono rivelati pericolosi e difficili, quindi è sopraggiunta la tecnologia e tutte le moderne comodità. Di conseguenza, il mondo che vediamo sembra infatti simile al nostro, a parte gli esseri che lo abitano. In questo peculiare mondo incontriamo Ian, un timido elfo di 16 anni e Barley, il suo fratello maggiore. Il loro padre è morto prima che Ian nascesse e Barley ha vaghi ricordi di lui. Il giorno del 16° compleanno di Ian, gli viene regalato un bastone magico che può riportare in vita il loro papà per un solo giorno. Tuttavia, quando il cristallo di cui hanno bisogno si frantuma nel mezzo dell’incantesimo, riporta indietro solo le gambe del loro padre, privo di busto. In una corsa sfrenata contro il tempo, Ian e Barley si mettono alla ricerca di un nuovo cristallo, in modo da riportare anche la parte superiore del corpo del loro papà.

Onward - Oltre la magia

Il risultato è un filato stravagante, sincero e del tutto divertente, mentre passa da un frenetico inseguimento in autostrada da combattimento fiabesco, a un set di incursioni tombali che rende omaggio a Indiana Jones. L’animazione è fluida e ricca di una grande quantità di dettagli. Ogni area e ogni personaggio sono una gioia da vedere in movimento, pieni di una quantità di attenzioni e personalità senza precedenti, e sono resi ancora migliori dal mix di melodie sconnesse e cupe di Mychael Danna che aiuta a creare una migliore connessione con il mondo straordinariamente creato. Sfortunatamente, anche nel film sembra mancare parte della magia respinta dalla società. Mentre i precedenti titoli Pixar come “WALL-E”, “Alla ricerca di Nemo” e “Toy Story” hanno immerso completamente il pubblico in universi fino ad allora sconosciuti, Onward sfiora solo la superficie. Simile quasi a “Gli incredibili 2”, che includeva un cattivo di nome Screenslaver che controllava la popolazione tramite smartphone e TV, quest’ultimo si appoggia a una semplicistica metafora anti-tecnologia per spiegare in modo fiacco perché gli esseri magici hanno ceduto i loro poteri.

Onward - Oltre la magia

L’interpretazione della Pixar del genere fantasy dei racconti antichi è, per molti versi, tradizionale: una storia di padre e figlio alimentata dalla magia (deceduta) che alla fine diventa un tributo all’amore fraterno. Una storia sulla fiducia nelle proprie capacità e nelle capacità delle persone che amiamo. Storia oltretutto molto personale per il regista e co-sceneggiatore Dan Scanlon che ha perso suo padre all’età di un anno e si è appoggiato al fratello maggiore come guida. Anche se non apre nuovi orizzonti per lo studio, è un gioioso promemoria di quanto sia brillante la Pixar quando lavora a pieno regime. La conclusione emotiva dell’arco narrativo nel terzo atto è anche un altro esempio della brillante narrazione dell’azienda. Come i più grandi eroi delle leggende del passato, Onward è puro di cuore, coraggioso e vero. Un film con tanto calore, umorismo intelligente ed energia creativa che offre una visione piacevole.

Voto Autore: [usr 3,0]

Maria Rosaria Flotta
Maria Rosaria Flotta
Laureata in Scienze della Comunicazione con una tesi sul cinema d'animazione. Curiosa, attenta e creativa. Appassionata di cinema, arte e scrittura.

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