HomeNewsMarlon Brando era furioso quando scoprì di essere stato doppiato

Marlon Brando era furioso quando scoprì di essere stato doppiato

Marlon Brando si arrabbiò davvero molto durante la premiere italiana di On The Waterfront quando scoprì di essere doppiato per la versione italiana. Tanto da lasciare la serata nonostante fosse consapevole di essere la star più attesa.

La notizia della rabbia della star del cinema è riportata in un libro scritto da una coppia americana che viveva a Roma. Stiamo parlando di Hank Kaufman e Gene Lerner, due giovani che si trasferirono nella capitale italiana nel 1953 e presero a frequentare eventi dove erano presenti star del cinema.

Marlon Brando

Marlon Brando e la rabbia del doppiaggio

Il loro libro, Hollywood on the Tiber, tradotto in italiano nel 1982 , racconta di come reagì Marlon Brando quando scoprì di essere stato doppiato da un attore italiano. L’attore scoprì quanto accaduto la sera della premiere e decise di non presentarsi.

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La notizia non fu presa bene dal pubblico, cosa che agitò l’agente della star americana e decise di convincerlo a tornare indietro. L’uomo accusò Brando di causargli un attacco al cuore a causa del suo comportamento, ma l’attore era ben deciso a non tornare indietro: “Non voglio essere coinvolto in questo! Io sono un attore e non un pupazzo con cui giocare. Tu ti senti a tuo agio all’interno di questo show ridicolo, ma io no. Perché nessuno mi ha preparato a questo?“.

Stando a quando è scritto, Brando preferì passare la serata in un bar vicino. Il locale era così vicino da permettergli di sentire gli applausi per la sua performance a fine proiezione.

Il libro per ora disponibile solamente in lingua italiana, ma verrà ben presto tradotto nuovamente in lingua inglese da Paul Cronin. Il The Guardian afferma che il libro sarà ben disponibile in commercio con il titolo “La Dolce Vita meet Call my Agent!“.

Siamo dunque pronti a scoprire alcuni risvolti di una delle star più amate di Hollywood?

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Arianna Dell'Orso
Arianna Dell'Orso
Vivo sul mondo reale unicamente con il corpo, ma la mia mente viaggia a Westeros, nella Londra dei Peaky Blinders e fa affari loschi con Walter White. Il cinema di Hitchcock è il mio spirito guida

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