HomeNewsBabygirl, la regista spiega la funzione dell'intimacy coordinator

Babygirl, la regista spiega la funzione dell’intimacy coordinator

Secondo Halina Rejin la presenza di questa figura sul set permette di creare scene più estreme e sicure, garantendo il comfort degli attori.

Il nuovo thriller erotico Babygirl (qui la recensione del film) di A24, con Nicole Kidman e Harris Dickinson, esplora tematiche audaci attraverso scene che sfidano le convenzioni del genere. Diretto da Halina Reijn, il film si avvale del lavoro di Lizzy Talbot, coordinatrice per le scene d’intimità, per portare sullo schermo momenti più intensi e realistici.

Reijn ha spiegato che la presenza di un coordinatore permette di creare scene più estreme e sicure, garantendo il comfort degli attori. “L’idea che gli attori debbano arrangiarsi da soli è datata. La sicurezza è essenziale, e avere un coordinatore apre nuove possibilità creative”, ha dichiarato la regista.

“Sono contraria alle persone che dicono: ‘No, i miei attori non hanno voluto un coordinatore per le scene d’intimità”. Non ha senso, è anche per la tua sicurezza come regista. Cosa succede se c’è un malinteso? Avere una persona così sul set è fantastico. E se sei creativo e talentoso come regista, si può fare. Basta attraversare un po’ il proprio disagio per scoprire un mondo completamente nuovo di creatività e possibilità”, ha aggiunto Reijin.

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Babygirl si distingue nel panorama dei thriller erotici moderni per la sua sensibilità e attenzione verso gli attori, con l’obiettivo di ridefinire i confini del genere. A24, già nota per il suo approccio coraggioso alla narrazione, offre un’opera che sfida le convenzioni, attirando l’attenzione di pubblico e critica.

Babygirl

Babygirl, la trama del film

Babygirl racconta la storia di Romy (Kidman), un’energica CEO che rischia tutto quando inizia una relazione proibita con il suo giovane stagista Samuel (Dickinson). La pellicola mescola tensione psicologica e passione, esplorando dinamiche di potere e vulnerabilità.

Kidman ha sottolineato l’importanza del rapporto di fiducia con la regista Reijn. “Ti affidi al regista, sapendo che proteggerà te e il tuo lavoro”, ha detto l’attrice, lodando il tocco femminile e innovativo della regia.

Con un cast stellare e una regia visionaria, Babygirl promette di lasciare un segno nel cinema contemporaneo.

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Laura Andriuzzi
Laura Andriuzzi
Sono una fan del cinema e della scrittura, amante di maratone cinematografiche e scontri critici sulla trama. Dalle commedie francesi ai crime procedural, mi piace tutto ciò che richiede cervello, ironia e una spruzzata di mistero. E se non sto guardando qualcosa? Probabilmente sto tentando di scriverlo!

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