Mentre si trova in Francia – più precisamente nella capitale, la ville Lumière già sfondo del suo Midnight in Paris – per lavorare al suo cinquantesimo film, intitolato Wasp 22 e ambientato a Parigi, il noto regista newyorkese Woody Allen ha rivelato al quotidiano spagnolo La Vanguardia di volersi ritirare dal cinema per concentrarsi interamente sulla scrittura, annunciando inoltre che il prossimo lavoro che lo vedrà protagonista sarà un romanzo. Non è la prima volta che Allen approderebbe infatti al mondo dell’editoria, come testimonia l’estremo successo della sua recente autobiografia A proposito di niente, pubblicata appena un paio di anni fa, ma come dimostra anche la lunga lista di interviste, racconti e sceneggiature che ha pubblicato nel corso degli anni.
Woody Allen e l’avvento di un cinema troppo diverso
Allen ha descritto il suo prossimo film come “eccitante e drammatico, ma anche molto sinistro” e lo ha paragonato a Match Point, il film del 2005 con protagonisti Scarlett Johansson e Jonathan Rhys Meyers. Non è la prima volta che Allen annuncia di voler abbandonare la settima arte: l’ultima volta risale al giugno scorso, durante un’intervista su Instagram avuta con Alec Baldwin, nella quale egli ha confessato di aver perso l’entusiasmo, lamentandosi dell’attuale stato in cui versa il cinema a causa dell’avvento delle piattaforme streaming.
Il regista si ritira dopo più di 50 film girati, 4 premi Oscar (Miglior Regia per il suo iconico Io e Annie e Miglior Sceneggiatura Originale per il medesimo film e anche, più tardi, per Hanna e le sue sorelle e per Midnight in Paris) su 24 candidature, 4 Golden Globes (tre premi alla sceneggiatura e uno alla carriera, ricevuto nel 2014), 2 premi al Festival del cinema di Venezia e numerosi altri riconoscimenti: una carriera prestigiosa ed invidiabile, che lo ha portato ad essere considerato come uno dei maggiori esponenti della New Hollywood. Una stella sia davanti che soprattutto dietro alla macchina da presa, che però pare pronta a dire presto addio al cinema per lasciare spazio alle nuove leve.