È tutto vero: Viaggio a Tokyo (1953) di Ozu Yasujiro tornerà al cinema. A comunicarlo è stata la Tucker Film che a partire dal 12 dicembre, giorno della nascita e, per qualche astrale coincidenza, anche della morte del regista, distribuirà nelle sale Viaggio a Tokyo (1953).
Uno dei più toccanti ritratti familiari che il cinema sia mai stato in grado di regalarci.
Un film per cui bisogna tornare in sala
Viaggio a Tokyo è un film eterno. Un’opera che ha fatto conoscere al mondo la genialità e la profondità di uno dei registi più grandi di tutti tempi. Giusto per rendere l’idea, nella classifica di Sight & Sound, che nel 2012 ha messo assieme le preferenze di 358 registi, Viaggio a Tokyo si è piazzato al primo posto.
Non stupisce quindi che la Tucker Film abbia deciso di riportare sul grande schermo proprio questo capolavoro immortale.
Nella pagina dedicata al progetto si leggono in grassetto le parole di Wim Wenders: “Per me Ozu è il regista che ha saputo elevare il cinema, la forma d’arte del ventesimo secolo, alla sua massima bellezza. Una bellezza che non può essere imitata né prodotta”.
Difficile trovarsi in disaccordo con uno dei registi simbolo del Nuovo cinema tedesco. Ancora oggi davanti all’eleganza, alla gentilezza, alla ieraticità e alla compostezza del cinema di Ozu non si può che rimanere esterrefatti.
Viaggio a Tokyo non sarà l’unico restauro disponibile
Viaggio a Tokyo non sarà l’unico restauro in 4k a disposizione degli esercenti cinematografici.
Anche altre 10 grandiose opere del regista, per chi deciderà di proiettarle, verranno concesse dalla Shochiku, la società che ha prodotto tutti i più grandi film di Ozu Yasujiro.
Oltre a Viaggio a Tokyo i lungometraggi in questione sono: Gallina nel vento (1948), Tarda Primavera (1949), Inizio d’estate (1951), Il sapore del riso al tè verde (1952), Inizio di primavera (1956), Crepuscolo di Tokyo (1957), Fiori di equinozio (1959), Tardo autunno (1960) e Il gusto del sakè (1962).