L’ormai citato sciopero di attori e sceneggiatori di Hollywood sta portando non pochi problemi all’industria e alla distribuzione cinematografica, tanto che sono venute a mancare molte certezze circa l’uscita di prodotti audiovisivi. Tutto questo si ripercuote anche sui festival estivi, e in particolare sembra che Venezia 80 ne sarà profondamente influenzata.
Challengers di Luca Guadagnino, inizialmente annunciato come opera d’apertura, è stato ritirato dalla manifestazione, e il suo posto è stato preso da Comandante di Edoardo De Angelis. La domanda che ci si pone ora è una: a fronte della situazione attuale che Hollywood sta vivendo, che tipo di festival di Venezia dobbiamo aspettarci?
La soluzione: un festival “paneuropeo”
Stando alle parole del direttore Alberto Barbera, si presenta all’orizzonte la possibilità di un festival diverso dai precedenti, più incentrato su film e opere di nazionalità europea invece che statunitense. Questo potrebbe però essere un duro colpo per la manifestazione che, grazie alle star provenienti soprattutto dagli states, attira ogni anno centinaia di fan da tutta Italia e non solo.
Vi è comunque da dire che se anche il piano “paneuropeo” dovesse essere confermato, questo non invaliderebbe assolutamente il possibile successo qualitativo della manifestazione. Film come La scelta di Anne, E’ stata la mano di Dio e L’ufficiale e la spia sono stati alcuni dei film più belli degli ultimi anni di Venezia, e tutti questi avevano alle spalle produzioni europee. Nel frattempo è arrivato l’annuncio che La sociedad de la nieve, film di nazionalità spagnola, di J. A. Bayona sarà l’ultimo film a calcare le scene del Lido di questa Venezia 80.
Nuove notizie giungeranno i prossimi giorni con la presentazione delle opere in e fuori concorso dell’80° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che, ricordiamo, inizierà il 30 Agosto e terminerà il 9 Settembre.