John Landis è uno dei registi cult degli anni ’80, tra i più significativi e amati da pubblico e critica allo stesso modo. Capace di girare in un ristretto arco di tempo capolavori come Animal House (1978), The Blues Brothers (1980), Un lupo mannaro americano a Londra (1981) e Una poltrona per due (1983). Quest’ultimo, perfetto film da vedere a Natale, in replica puntuale sui diversi canali TV (dal 1997 sempre su Italia 1).
Una Poltrona per due – Curiosità
Una poltrona per due è una commedia briosa e divertente, con attori in forma smagliante e una regia simile ad un metronomo. Quella che doveva essere un ennesimo capitolo nella storia della collaudata coppia Gene Wilder/Richard Pryor, a causa di un terribile incidente di Pryor che dovette rinunciare alla parte, divenne invece un film di culto e definitivo trampolino di lancio nel cinema per Eddy Murphy, reduce dal successo del suo primo film 48 ore.
Una Poltrona per due – Trama
Louis Winthorpe III (Dan Aykroyd) , giovane e ricco agente di cambio alle dipendenze degli eccentrici fratelli Mortimer e Randolph Duke, viene fatto oggetto di un curioso esperimento sociologico da parte di questi ultimi, che scommetteranno la cifra di un dollaro sulla pelle del loro dipendente.
E’ l’ambiente, o l’indole, a farci diventare dei criminali? Louis verrà gettato nella povertà più estrema, mentre il suo posto verrà assegnato dai mefistofelici fratelli ad un giovane, nero, truffatore senzatetto di nome Billie Ray Valentine (Eddie Murphy).
Il risultato sarà quello previsto: Louis si troverà ridotto a delinquere per sopravvivere, mentre in breve tempo Billie Ray, ormai ‘civilizzatosi’ grazie all’improvvisa ricchezza, lo sostituirà in tutto, persino nelle grazie della sua fidanzata. Ma Billie Ray scoprirà la trama dei due fratelli, e si accorderà con Louis per ritorcere l’atroce scherzo contro di loro.
Nella vicenda entrerà ben presto la prostituta Ophelia, che prenderà a cuore le sorti di Louis e lo aiuterà nel piano concertato con Billie Ray per riappropriarsi di ciò che era suo e vendicarsi dei diabolici fratelli.
Una Poltrona per due – Recensione
Dan Aykroyd è perfetto nella parte del saccente e sofisticato Louis, e genera uno spassoso contrasto con la schiettezza rozza e priva di maniere di Billie Ray. Il quartetto dei ‘buoni’ è completato da Jamie Lee Curtis, magnifica ed espressiva nella parte di Ophelia, mentre Denholm Elliott interpreta un perfetto maggiordomo, Coleman, costretto suo malgrado ad obbedire agli ordini dei Duke, ma pronto ad appoggiare la ribellione finale di Winthorpe e Valentine per truffare i due avidi milionari.
Scimmie infuriate, killer sfortunati, travestimenti improbabili e il mercato del succo d’arancia surgelato: la girandola di situazioni è irresistibile, le scene da antologia innumerevoli.
Su tutte, la sequenza girata sul vagone del treno per gabbare il funzionario corrotto Clarence Beeks, in cui vediamo Aykroyd/Louis fingersi un improbabile ‘rasta’, e duettare con Murphy/Billie Ray trasformatosi nello stereotipo dell’africano visto dagli occidentali, mentre Jamie Lee Curtis/Ophelia interpreta la svampita Inga dalla fredda Svezia,e Elliott/Coleman un prete cattolico.
Una Poltrona per due è una miniera di curiosità: i personaggi dei fratelli Duke, ormai ridotti in miseria, avranno un cameo in Il principe cerca moglie, sempre di Landis e ancora con Eddie Murphy; la sceneggiatura di Timothy Harris e Herschel Weingrod è molto accurata nella descrizione dei mercati finanziari.
Nel 2010 il presidente della Commodity Futures Trading Commission, Gary Gensler, ha colloquialmente ribattezzato Eddie Murphy Rule l’insieme delle direttive a contrasto dell’insider trading, ovvero l’operazione illegale compiuta dai Duke per truffare il mercato azionario nel film.
Conclusioni
Una Poltrona per due dal 1983 ci accompagna il giorno di Natale, grazie all’atmosfera natalia che si respira nel film.
Negli anni ha acquisito quello status di cult-movie proprio per la storia così originale e divertentente, anche grazie alle interpretazioni dei personaggi quasi fiabeschi, per passare insieme alla famiglia un buon Natale, ridendo di cuore e respirando qualc calore natalizio che ci è tanto caro.