HomeTrailerThe Son- trailer del nuovo film di Zeller con Hugh Jackman

The Son- trailer del nuovo film di Zeller con Hugh Jackman

The Son, scritto e diretto da Florian Zeller, arriverà nelle sale italiane a partire dal 9 febbraio ad opera di 01 Distribution.

Il film è stato prodotto da Ciné@, Embankment Films, Film4 e See-Saw Films ed è un’esclusiva per l’Italia Leone Film Group.

Presentato in concorso alla 79^ Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia lo scorso settembre, è parte della trilogia iniziata da Zoller nel 2010 con La Mère ed a seguire con Il Padre (2012), quest’ultimo trasposto sullo schermo cinematografico nel 2020 con il titolo di The Father- Nulla è come sembra, con protagonisti Anthony Hopkins e Olivia Colman.

La pellicola è l’adattamento cinematografico dell’opera teatrale del 2018 Le Fils, scritta dallo stesso Zeller.

Poche ore fa diffuso sui canali YouTube di 01 Distribution e Leone Film Group il trailer ufficiale in italiano:

The Son: cast e trama

Il cast vanta attori di rilievo, noti e d’esperienza: protagonista è Hugh Jackman– la sua interpretazione in The Son gli è già valsa una candidatura ai Golden Globe come miglior attore protagonista in un film drammatico, categoria dove è risultato vincitore Austin Butler per Elvis-, affiancato da Laura Dern (Inland Empire, Storia di un matrimonio), Vanessa Kirby (The Crown, Mission: Impossible- Fallout), Anthony Hopkins- già presente nel precedente e già citato film di Zoller- e l’esordiente Zen McGrath nei panni di Nicholas.

La trama, così come in The Father, gira intorno ad un dramma familiare, non mancano elementi thriller, questa la sinossi ufficiale:

“Due anni dopo il divorzio dei genitori, il diciassettenne Nicholas non può più vivere con sua madre. Il male di vivere che sente è diventato una presenza costante e il suo unico rifugio sono i ricordi dei momenti felici di quando era bambino. Il ragazzo decide di trasferirsi dal padre Peter, che ha appena avuto un figlio dalla sua nuova compagna. Peter prova a occuparsi di Nicholas pensando a come avrebbe voluto che suo padre si prendesse cura di lui ma nel frattempo cerca di destreggiarsi tra la sua nuova famiglia e la prospettiva di un’allettante carriera politica a Washington. Tuttavia, mentre cerca di rimediare agli errori del passato, perde di vista il presente di Nicholas. The Son è un racconto destinato a risuonare profondamente in chiunque abbia dovuto lottare per la propria famiglia. Qual è il confine tra ciò che è meglio per noi e le responsabilità che abbiamo verso gli altri e verso i nostri figli?”.

Zoller, presentando il film a Venezia, ne ha sottolineato i tratti prettamente psicologici più che narrativi e le ragioni che lo hanno spinto a trasformare la sua pièce teatrale in una pellicola, queste le sue parole:

“The Son è un film sul senso di colpa, sui legami familiari e, in ultima analisi, sull’amore. Volevo realizzarlo da diversi anni. Ero così determinato a raccontare questa storia che non avrei potuto raccontarne nessun’altra, né da un diverso punto di vista. È in parte ispirato a emozioni che conosco personalmente. Volevo condividerle con il pubblico perché so che molte persone si confrontano con i disturbi mentali e che la vergogna e lo stigma associati a questi problemi possono ostacolare conversazioni necessarie e talvolta vitali.”

Si attende dunque la seconda fatica cinematografica di Zoller, che a Venezia ha diviso la critica: gli occhi saranno puntati soprattutto su Hugh Jackman, amatissimo per film di diverso tipo ma più di tutto per il personaggio di Wolverine nella saga degli X-Men.

Jackman ha già dato prova di professionalità, lavorando con registi quali Woody Allen (Scoop), Darren Aronofsky (The Fountain- L’albero della vita) e Christopher Nolan (The Prestige).

Isabella Fleri
Isabella Fleri
Se, come in Manhattan, anch’io dovessi stilare una lista delle 10 cose per cui vale la pena di vivere, la settima arte avrebbe un posto di riguardo. Tra i registi che più hanno contribuito alla mia cinefilia Stanley Kubrick, Paul Thomas Anderson, Michelangelo Antonioni e, naturalmente, Woody Allen.

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