Ken Loach è un regista britannico che vanta una carriera lunga oltre 50 anni. Alla veneranda età di 87 anni sembra non volersi fermare, completando una nuova opera dal titolo di “The Old Oak“. Il film esce in Inghilterra il 29 settembre di quest’anno mentre in Italia deve ancora essere ufficializzata una data di uscita.
Scritto con Paul Laverty, collaboratore assiduo di Loach, con il quale da oltre 25 anni, lavora costantemente alla sceneggiatura di tutti i suoi prodotti. Formato da un cast misconosciuto, il regista torna ad affrontare tematiche di impegno socio-politiche.
La storia di un amicizia ambientata nell’Inghilterra del Nord, tra un proprietario di un pub che fatica a mantenere in piedi il locale e una rifugiata siriana, arrivata da poco in città. Chiaramente una trama in pieno stile Loach, che offre gli spunti per comprendere esattamente dove l’autore britannico vuole andare a parare. Presentato a Cannes come film in concorso.
Il regista dichiara che sarà il suo ultimo film. Notizia che potrebbe anche avere un suo senso, considerando l’età, anche se per alcuni artisti è sempre difficile credere alle loro parole, specialmente perché in genere amano continuare ugualmente. Saranno perciò le condizioni fisiche a stabilire la vera efficacia delle sue parole.
Ken Loach, attivista politico e vincitore di festival
Vincitore del Premio della giuria nel 1990 per “L’agenda Nascosta” con Frances McDormand. Ha inoltre vinto due palme d’oro al festival di Cannes, rispettivamente per “Il vento che accarezza l’erba” del 2006 e “Io, Daniel Blake” nel 2016. Particolarmente amato ai festival cinematografici, ottiene il Leone d’oro alla carriera a Venezia e l’Orso d’oro a Berlino.
Attivista politico, ha da sempre marcato il suo punto di vista, senza mai nascondere le sue preferenze elettorali e rivendicando con orgoglio le proprie posizioni. Anche per la situazione politica italiana ha espresso svariate volte la sua visione, come nelle precedenti elezioni.