Tarantino non è di certo un autore che va per le sottili. Così come i suoi film sono senza filtri, anche egli stesso dimostra un piglio autentico e senza peli sulla lingua. Stavolta si è addirittura dichiarato “incazzato” per la situazione che sta vivendo il cinema moderno. In particolare, il regista ha detto la sua sulla Marvel (colosso dell’intrattenimento che gode di una fetta di mercato audiovisivo enorme).
Le considerazioni sono parzialmente negative, nel senso che Tarantino si è comunque dichiarato un fan della Marvel: da piccolo leggeva i fumetti e sognava come tutti di impersonare Captain America e gli altri eroi della saga. Il suo punto di vista mantiene piuttosto un punto di vista squisitamente commerciale (è un’esternazione fatta in relazione alla situazione del cinema moderno).
Nello specifico, Tarantino si trova costretto a constatare una netta supremazia economica dei prodotti della Marvel: il budget è spropositato, la campagna mediatica post-produttiva invadente e sembra che le case di produzione riversino tutte le loro linee guida e aspettative su film di questo tipo.
Viene da chiedersi ovviamente se questo spunto di riflessione coinvolga anche istanze di natura contenutistica. L’autore non si è espresso a riguardo ma ha lasciato intendere che anche i contenuti sono da rivedere, in quanto poco comunicativi. Sebbene facciano sognare, i film Marvel non sono propriamente avvezzi alla narrazione realistica; pertanto, il favore a loro riservato sarebbe, in quest’ottica marcatamente commerciale, un’esagerazione.
Sulla scia di Martin Scorsese, anche Tarantino si è espresso in relazione al cinema moderno: un settore produttivo che sta perdendo i suoi connotati più artistici; dove per artistici si intende anche l’atto fisico di recarsi in una sala cinematografica e fruire della visione di un contenuto in maniera non passiva come invece si fa a casa in streaming.
Chiaro che un prodotto come quello della Marvel è destinato ad attrarre più seguito, dato che la visione è appunto meno impegnata e più godibile dai più. La ragione sta tuttavia nel mezzo: è una questione anche di puro interesse. Non che la Marvel obblighi nessuno a visionare le sue opere ma l’intrattenimento accomuna molte più persone, la cultura implica invece un processo di avvicinamento al cinema diverso (diciamo più “partecipativo”).