Quentin Tarantino è stato ospite d’onore a Cannes, per assistere alla proiezione del film “Rolling Thunder” di John Flynn uscito originariamente nel 1977 e considerato come uno dei preferiti del regista stesso, a cui dedica un paragrafo nel suo ultimo libro “Cinema Speculation“.
In occasione dell’evento, rilascia un’intervista alla rivista online Deadline, in cui rivela alcune curiosità sul suo nuovo film dal titolo “The Movie Critic“, che si accinge ad entrare in pre-produzione dal mese di giugno. La storia sarà ambientata nel 1977 a Los Angeles e parlerà della vita di un critico cinematografico poco famoso, di cui però non si conosce ancora il volto dell’attore che lo andrà ad interpretare.
In merito alle sue dichiarazioni, riportiamo una parte:
“È basato su un ragazzo realmente esistito, ma mai diventato veramente famoso, che scriveva recensioni di film per un giornale porno. Tutte le altre cose erano troppo squallide per essere lette, ma c’era questo giornaletto porno che aveva una pagina di cinema davvero interessante.”
Un fatto curioso della vita dell’autore, e che lo ha ispirato per questa nuova pellicola, è da ricondurre a un fatto di gioventù. Uno dei suoi lavoretti prima di divenire celebre fu quello di riempire i rivenditori automatici di quotidiani, con gli ultimi numeri appena usciti. Tra questi anche delle riviste pornografiche, che contenevano nella sezione film, delle recensioni davvero interessanti, a detta del regista.
Riguardo un maggiore approfondimento sul protagonista, dichiara:
“Non è famoso, ma lo conoscevi sicuramente se leggevi The Popstar Pages (il nome della finta rivista per cui scrive il protagonista di “The Movie Critic”). Scriveva di film mainstream ed era un critico di secondo livello. Penso però che fosse un ottimo critico. Era molto cinico. Le sue recensioni erano un incrocio fra il primo Howard Stern e quello che Travis Bickle [il personaggio di Robert De Niro in Taxi Driver] avrebbe potuto essere se fosse stato un critico cinematografico. Il critico di questo giornale porno era molto, molto divertente. Ed anche molto scortese. Bestemmiava, usava insulti razzisti. Ma le sue cavolate erano davvero divertenti, anche se era assolutamente maleducato. Scriveva come se avesse avuto 55 anni, ma ne aveva circa 30. È morto poco dopo. Per un po’ non è stato chiaro, ma poi ho fatto altre ricerche e credo che sia deceduto per complicazioni dovute alla sua dipendenza dall’alcool”
Alla domanda di avere come possibile interprete protagonista un attore di nazionalità inglese, Tarantino, che non ha mai avuto peli sulla lingua, dichiara:
“No. La verità è che sì, ovviamente un inglese lo potrebbe fare, ma non lo voglio. Niente contro gli inglesi, ma viviamo un momento davvero strano. Penso che quando la gente ripenserà a quest’epoca e vedrà tutti questi attori britannici che fingono di essere americani e tutti questi attori australiani che fingono di essere americani… sono fantasmi, nessuno recita con la propria voce. Ci troviamo in un’era di attori britannici davvero molto bravi, ma non sono razzista. Gli inglesi avrebbero molti più problemi se un gruppo di attori americani venisse laggiù con i loro accenti alla Dick Van Dyke interpretando personaggi inglesi. Non vogliono vedere quella merda”.