Simone Pegg fa parte della famiglia di Mission Impossible da sempre. Dead Reckoning, l’ultima fatica legata a uno dei franchise più duraturi del cinema, è solo l’ultimo tassello di una saga gloriosa.
L’unico cambiamento che Pegg ha potuto esperire è un sostanziale passaggio dal “backoffice” alle prime linee. Partendo da esperto informatico, si è ben presto laureato spalla di Tom Cruise e di quell’Ethan Hunt che sembra voler fare tutto da solo.
Ha concretamente cambiato il suo modo operativo di prendere parte alle missioni. Viene maggiormente coinvolto sul campo insomma. In Dead Reckoning lo vediamo infatti in giro per Venezia e Roma al pari degli altri agenti della IMF.
Nelle ultime interviste sostenute dall’attore, che sugellano in parte questa rinnovata visibilità, Simon Pegg è intervenuto a dire la sua sulla follia che è da tutti associata al protagonista assoluto. L’esordio è stato il paragone tra il duo Tom Cruise/Christopher McQuarrie e la leggendaria accoppiata John Lennon e Paul McCartney.
Secondo Simone Pegg i due avrebbero trovato l’uno nell’altro il partner creativo perfetto. L’intesa generatasi ha non solo protetto le aspirazioni da stuntman di Tom Cruise, ma anche portato a un costante miglioramento degli esperimenti condivisi sul set.
Banalmente, fino a Rogue Nation, le riprese si svolgevano su pellicola, mentre da lì in poi la tecnica è nettamente migliorata con il digitale. Vedendo che l’attrezzatura poteva essere usata per seguire facilmente un attore giù da una montagna o accompagnare le sue sfrecciate in moto, i due hanno pensato di puntare su questa tattica per arricchire lo show di punti azione.
Come se poi ce ne fosse davvero bisogno.
Un altro fattore condiviso e spiegato da Simon Pegg è l’avversione nei confronti dell’intelligenza artificiale. Quest’ultima non sarà mai in grado di sostituire la bravura di un attore o la sua fisicità naturale.
Anche questa scelta è pienamente confacente allo spirito sportivo di Tom Cruise che vede nella sua diretta partecipazione alle scene più pericolose come una vera chiave del successo dei suoi progetti. Simon Pegg ammira tutto ciò e condivide che questo modo di procedere equivale a una sceneggiatura di grande valore.
Questo è proprio il punto di forza di Mission Impossible, il segno di riconoscimento che da anni fa la differenza al botteghino.