Sherlock Holmes 3 è una priorità. Così ha esordito Susan Downey, produttrice dei primi due capitoli, al podcast americano di successo UnWrapped.
Colei che, nel caso di specie, è anche la moglie di Robert Downey Jr. ha confermato che l’intenzione di produrre un sequel della saga è forte e si sta cercando di implementarla a tutti i costi. Ha dichiarato anche di aver interpellato il marito che, dismessa l’armatura da Iron Man, potrebbe tornare a vestire i panni di uno degli investigatori più amati del cinema e della letteratura.
La volontà è quella di inserire Sherlock Holmes 3 in questo rinnovato contesto di interesse per il crime. Un crime in questo caso molto più fine, più storico e sottile. Ma comunque dopo la serie di Knives Out e compagnia cantando, anche Holmes potrebbe dire la sua (la regia di Guy Ritchie ha sempre dato un tocco più autoriale al tutto).
Sherlock Holmes 3 – I nodi da sciogliere
Il nodo regista è uno dei più delicati: ebbene, non sembra scontato che Ritchie tornerà come direttore d’orchestra. Così come non sappiamo se Jude Law sarà nuovamente il fedelissimo Dott. Watson. Quest’ultima ipotesi, tuttavia, è ben più plausibile. Nonostante sia impegnato nelle riprese di Peter Pan & Wendy, Law sembra facilmente accostato alla ripresa del suo personaggio.
Sherlock Holmes 3 è dunque in fase di sviluppo. O come ha meglio precisato sempre la signora Downey “in cantiere”. I cantieri, si sa, possono andare anche per le lunghe. Certo è che il secondo capitolo Sherlock Holmes – Gioco di ombre non aveva riscosso un successo enorme e c’è ampia necessità di recuperare terreno, ridando ossigeno a un franchise quasi dimenticato.
Pertanto, sembra essere tutto nelle mani di Robert Downey Jr. (vero protagonista e mascotte del tutto). Da un po’ che manca dalle scene, che si tratti di Marvel, o altro. Sherlock Holmes 3 potrebbe essere il prodotto giusto.