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Putin e la causa mancata alla Warner Bros per la somiglianza con Dobby

Putin è chiaramente uno dei personaggi più chiacchierati dell’intero panorama mondiale. Inutile dire che è lui la figura chiave di tutto il conflitto in Ucraina. Da un punto di vista politico le sue scelte e decisioni sono state in grado di cambiare le sorti di diverse istanze sociali. Nel cinema, ad esempio, la sua condotta ha comportato il blocco dell’uscita in sala di diversi film; pellicole di caratura mondiale che avrebbero avuto un enorme successo anche in terra russa. Su tutte, sono da segnalare Morbius (discusso film della Marvel) e Turning Red, etichettato invece come uno dei migliori film della Pixar di sempre.

Fa strano, certo, accostare il suo nome al cinema (e al mondo dell’arte in generale). Da settimane circolano, tuttavia, dei murales che raffigurano Putin e il presidente ucraino Zelensky con le sembianze, rispettivamente, di Voldemort e Harry Potter. Colpisce senza dubbio, oltre alle perfette fattezze dell’opera, l’accostamento con i personaggi di una delle saghe più amate della storia. Non è tuttavia la prima volta che il nome di Putin si lega al maghetto con gli occhiali.

Putin

Nel 2003 infatti Putin arrivò quasi a intentare causa contro la Warner Bros. per una somiglianza di fondo con l’elfo domestico Dobby (personaggio introdotto proprio nel secondo film). In Harry Potter e la Camera dei Segreti, secondo il presidente russo, ci sarebbe stato un chiaro riferimento ai suoi lineamenti nella rappresentazione scenica del personaggio. I dettagli del viso e la stessa voce stridula costituivano a suo modo di vedere un tentativo di scimmiottare la sua figura.

Gli avvocati di Putin consigliarono al presidente russo di muoversi per le vie legali. Un sondaggio della BBC confermava inoltre che tantissimi fan ritenevano questa somiglianza veritiera, ma chiaramente questo accostamento era da intendersi in un’ottica prettamente ironica. Alla fine, non se ne fece nulla, anche perché dimostrare in tribunale una voluta strategia atta ad accostare le due figure avrebbe comportato anni di lavori (e all’epoca, di fatto, risultava impossibile da dimostrare la connessione).

Ancora una volta tuttavia emerge come la figura di Putin mantenga un’autorevolezza tale da essere accostabile anche a riferimenti cinematografici. La sua influenza generale è infatti enorme e in quest’ultimo periodo come vent’anni fa è in grado di tessere le sorti anche della cinematografia mondiale. Se stavolta molti film hanno mancato di affacciarsi sul mercato orientale, almeno nel 2003 la questione si risolse con un nulla di fatto. Anche se ci sarebbe stato da lottare se la causa fosse andata veramente in porto.

Federico Favale
Federico Favale
Anche da piccolo non andavo mai a letto presto. Troppi film a tenermi sveglio. Più guardavo più dicevo a me stesso: "ok, la vita non è un film ma se non guardassi film non capirei nulla della vita".

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