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Profumo di donna: Scent of a woman, recensione

Profumo di donna (Scent of a woman) è un film del 1992, diretto dal regista Martin Brest (Beverly Hills Cop, Vi presento Joe Black), con protagonista Al Pacino. Il film è stato candidato a svariati premi tra cui 4 nomination agli Oscar 1993 (miglior regia, miglior film, miglior sceneggiatura non originale, miglior attore protagonista), facendo aggiudicare l’ambita statuetta ad un giovane Al Pacino. Il film è il remake dell’omonima pellicola italiana del 1974 diretta da Dino Risi con protagonista Vittorio Gassman.

profumo di donna

Un film di grande potenza ma più che dal dramma in sé, Profumo di donna viene elevato da una performance sopra le righe, grande, audace, a volte esagerata ma magistralmente potente di Al Pacino.

Profumo di donna-Trama

Charlie Simms (Chris O’Donnell), un diciassettenne dell’Oregon con borsa di studio, controlla la bacheca del corridoio per un lavoro nel fine settimana del Ringraziamento, sperando di guadagnare abbastanza soldi per poter tornare a casa per Natale. Nel frattempo, i suoi compagni di classe benestanti si preparano per un’elegante avventura sugli sci nel Vermont nella località di Sugarbush.

profumo di donna

Charlie trova un incarico per il fine settimana. Una famiglia lo assume per prendersi cura dello zio, un alcolizzato irascibile, il tenente colonnello in pensione Frank Slade (Al Pacino) per i prossimi giorni. Ma l’incarico di Charlie non è una passeggiata, perché non solo il colonnello perspicace, esigente e prepotente lancia insulti senza sosta, ma è anche cieco. La nipote di Frank dice che saranno soldi facili, ma non aveva previsto che Frank avesse in serbo di trascorrere il Ringraziamento a New York.

Una lezione imperdibile sull’integrità per i ragazzi delle scuole superiori. Questa è la storia di come il ragazzo e l’uomo diventano catalizzatori reciproci per facilitare i profondi cambiamenti che avvengono in entrambe le loro vite.

Profumo di donna-Recensione

Dimostrando ancora una volta la sua forza, Al Pacino ha portato a casa l’Oscar per la sua interpretazione del focoso e vivace colonnello Frank Slade. Profumo di donna è un viaggio con due uomini. Il cieco, apparentemente amareggiato, ma stranamente romantico Slade e il giovane Charlie incaricato di sorvegliarlo per il fine settimana.

È il viaggio che rende Profumo di donna un film così accattivante. O’Donnell offre qui una performance che sfida il solito film di formazione. Charlie è un giovane più guardingo e O’Donnell infonde in Charlie una presenza attenta ma mai completamente arresa. Slade, invece, sembra abbracciare solo il profumo di una donna. È un profumo che sembra rassegnato ad accettare di non possedere mai del tutto. Sa di essere cieco, arrabbiato e amareggiato, ma c’è qualcosa dentro di lui che vive ancora con una piccola luce accesa.

La tristezza dietro l’happy ending

In parte road movie e in parte una strana disavventura di coppia, i due protagonisti del film formano davvero una squadra, a volte in modo sfacciato e a volte affascinante, aiutandosi a vicenda ad avere esperienze più emozionanti e a godersi la vita un po’ di più.

Anche la difficile situazione scolastica di Charlie si profila sullo sfondo, servendo come una piccola lezione su come navigare nel mondo reale: una nota sulla sopravvivenza che può essere data al meglio da un veterano esperto, anche se sull’orlo della follia. Mentre l’inizio vede Frank che tenta di attirare Charlie fuori dal suo guscio, la situazione cambia presto, costringendo Charlie a sollevare Frank dalla crisi. Le prime scene con Slade sono impegnative poiché Pacino porta il suo personaggio oltre le righe, per poi gradualmente riportarlo dentro. Alla fine di Profumo di donna, possiamo capire chi è l’uomo, dove è stato e, molto probabilmente, dove sta andando.

Profumo di donna è, per molti versi, un film triste perché questi personaggi, anche con le loro risoluzioni ben fissate alla fine del film, sembrano destinati alla tristezza. Slade, in particolare, ha attribuito così tanta importanza all’amore di una brava donna che, nonostante la sua spavalderia, è difficile non provare tristezza per la sua rassegnazione.

profumo di donna

Profumo di donna, dietro l’interpretazione da premio Oscar di Pacino, la forte interpretazione di O’Donnell e una sceneggiatura candidata all’Oscar, è un film di grande potere perché con tenerezza e rispetto condivide le vette e le valli del viaggio condiviso di questi due uomini. È semplicemente e dannatamente bello.

Al Pacino e la solitudine di Frank Slade

Attraverso vari episodi diventa presto evidente che i frammenti di saggezza di Frank tendono a nascondere l’immenso dolore e il rimorso che nutre; la notevole disperazione di fronte alle scelte fatte che lo hanno portato al suo attuale stato di solitudine. La performance di Pacino è di quel raro tipo che affascina tutti da sola, rubando ogni scena a tutti gli altri presenti.

Curiosamente, questo significa che quando finalmente arriva una soluzione per l’enigma scolastico di Charlie che, per il momento, non include sulla scena il colonnello, lo slancio sembra essersi subito affievolito. Fortunatamente, però, la sceneggiatura è abbastanza intelligente da lasciare che il film si concluda con il ritorno del colonnello per l’ultima parola: una decisione sagace che riporta in vita l’unico elemento che eccelle davvero (uno così importante che quando non è sullo schermo, tutto il resto sembra irrilevante).

Profumo di donna-Cast

Il giovane Chris O’Donnel veste perfettamente i panni dell’adolescente onesto, intelligente, solitario e sensibile Charlie regalandoci una performance tenera, che tocca le corde del cuore, in grado di tenere testa a quella del maestro Pacino.

profumo di donna

Al pacino divora il suo ruolo nei panni del tenente colonnello Frank Slade. La sua magistrale e intensa performance che lo ha portato alla vittoria dell’Oscar, rimane una delle più impegnative e folgoranti della sua intera carriera.

Trailer

PANORAMICA RECENSIONE

Regia
Soggetto e Sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

Profumo di donna (Scent of a woman) è un film del 1992, diretto dal regista Martin Brest (Beverly Hills Cop, Vi presento Joe Black), con protagonista Al Pacino. Un film di grande potenza ma più che dal dramma in sé, Profumo di donna viene elevato da una performance sopra le righe, grande, audace, a volte esagerata ma magistralmente potente di Al Pacino.
Laura Pavanello
Laura Pavanello
Con la fantasia si può fare il più spettacoloso viaggio che sia consentito ad un essere umano". E questo per me è il cinema, il mio oggetto di studi, la mia passione, ma soprattutto il luogo dove i sogni diventano realtà.

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