Il regista greco sta selezionando gli attori che reciteranno nel suo Poor things
Christopher Abbott, classe 1986, si aggiunge in queste ore al cast del prossimo film di Yorgos Lanthimos. Il nome e il volto dell’attore potranno non essere particolarmente noti al pubblico italiano, ma il suo curriculum è degno di tutto rispetto e i più attenti lo ricorderanno nelle sue interpretazioni in It comes at night, First man – il primo uomo del giovanissimo premio Oscar alla regia Damien Chazelle o anche in Vox Lux del 2018. Il pubblico può ricordarlo inoltre per la sua prolungata interpretazione di Charlie, storico fidanzato di Marnie, in Girls di Lena Dunham. Abbott attualmente è l’ultimo elemento ad aggiungersi ad un cast stellare. Oltre all’attore, infatti, è già stata confermata la presenza di Emma Stone (Crudelia), Mark Ruffalo (Zodiac), Willem Dafoe (Un sogno chiamato Florida) e Ramy Youssef.
Poor things: il progetto di Yorgos Lanthimos
Il regista greco negli ultimi anni si è fatto portatore di una personalissima e del tutto peculiare idea di cinema, che ha permesso la realizzazione di prodotti atipici ma lodevolissimi come i recenti The lobster (2015), Il sacrificio del cervo sacro (2017) e La favorita (2018). In questo caso, il progetto di Poor things si sviluppa a partire dall’adattamento del romanzo Poveracci! di Alasdair Gray, edito nel 1992 (in Italia nel 1994). I dettagli della trama al momento restano oscuri, ma si vocifera di un dramma vittoriano punteggiato da scoperte, amore e sperimentazione scientifica. Protagonista della storia sarà Belle Baxter, una giovane donna riportata in vita da uno scienziato brillante, eccentrico e fuori dal comune.
Poor things è prodotto da Searchlight Pictures e Film4. La trasposizione del romanzo in sceneggiatura è stata affidata a Tony McNamara, già collaboratore di Lanthimos per la sceneggiatura di La favorita, che gli ha permesso di ottenere la nomination agli Oscar. Per soddisfare i desideri di Lanthimos, Emma Stone rivestirà il ruolo di protagonista: si tratta della seconda collaborazione tra il regista e l’attrice, dopo quella in La favorita che era valsa a Stone la nomination agli Oscar come miglior attrice non protagonista.