Guillermo del Toro rilegge la fiaba di Collodi in chiave inedita
Nel corso degli anni sono state realizzate le più svariate versioni cinematografiche del favolistico Pinocchio, nato nel diciannovesimo secolo dalla penna di Collodi. Il medium filmico ha permesso a registi di tutto il mondo di personalizzare la propria trasposizione, attenendosi comunque alla ben nota linea narrativa di partenza. L’ultima mirabolante versione che il pubblico in sala ha avuto modo di ammirare e apprezzare è quella del 2019, diretta dal meticoloso e fantasioso Matteo Garrone, per le interpretazioni di Federico Ielapi, Roberto Benigni e Gigi Proietti. Ad oggi, un altro regista di fama internazionale si cimenta nell’impresa. Si tratta di Guillermo del Toro, il maestro del fantasy contemporaneo. Il regista Premio Oscar per il suo La forma dell’acqua personalizza la propria versione della fiaba, scegliendo di ricorrere, per la sua realizzazione, alla tecnica dello stop-motion.
Nella nuova versione di Pinocchio, realizzata dal regista messicano, la storia fa da padrona
Secondo alcune indiscrezioni giunte nelle scorse ore, a differenza delle precedenti versioni, nel film di del Toro il contesto storico sarà di importanza fondamentale. La narrazione sarà ambientata nel periodo dell’Italia fascista, e quest’elemento non sarà solo uno sfondo alla fiaba, ma elemento integrante della narrazione. A parlare, a tal proposito, è Ron Perlman, che nella trasposizione interpreterà Mangiafuoco. L’attore rivela che il suo personaggio avrà un ascendente marcatamente fascista, e tenterà di avvicinare Pinocchio alla causa mussoliniana. Il film nella sua interezza, afferma l’attore, poggerebbe sull’idea secondo cui Pinocchio incarna il prototipo di soldato perfetto per il sistema fascista: non umano, mai polemico, inattaccabile e senza paure. Tale indiscrezione incuriosisce i fan, che fino ad oggi sapevano solo che ispirazione decisiva del regista per questo lungometraggio era stato il personaggio di Frankenstein. Il film vanterà la partecipazione di Cate Blanchett, Ewan McGregor, Tilda Swinton, Christoph Waltz e del già menzionato Perlman. Il regista ha anche realizzato la sceneggiatura, e condividerà la macchina da presa con Mark Gustafson. Il film sarà reperibile in sala nell’autunno del prossimo anno.