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Perché gli sceneggiatori di Hollywood sono in sciopero?

Dal 2 maggio gli sceneggiatori di Hollywood sono in sciopero. Diversi sono stati gli impatti sul mondo cinematografico e televisivo. Tra questi abbiamo lo slittamento del film “Blade“, uno dei personaggi fumettistici della Marvel, che già ha avuto la sua trasposizione più di 20 anni fa. L’episodio più celebre fu “Blade II” diretto da Guillermo Del Toro. Il nuovo protagonista sarà Mahershala Ali e le riprese sarebbero dovute partire entro questo mese.

I programmi televisivi di storici presentatori americani, che prevedono una fase di scrittura degli episodi che avviene giorno per giorno, si vedono sul punto di stop della programmazione. Jimmy Kimmel, Jimmy Fallon, Stephen Colbert, per quanto favorevoli allo sciopero, sono incerti sul loro futuro, anche perché esattamente nessuno sa quando terminerà.

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Uno degli scioperi più importanti già avvenuti è stato nel 2007, in cui la sospensione del loro lavoro, ha avuto effetti considerevoli su tutta l’industria americana. Durato 100 giorni, ha provocato oltre 2 miliardi di dollari di perdita.

Se dovesse ripresentarsi una situazione simile, si potrebbe rischiare lo stesso impatto. Il sindacato degli sceneggiatori che si riunisce sotto il nome di WGA (Writers Guild of America), sembrerebbe intenzionato a voler ripetere ciò, a meno che non si arrivi a un accordo con la parte rappresentata dai produttori, ovvero i loro datori di lavoro.

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Perché scioperano?

Gli sceneggiatori di Hollywood scioperano per vari motivi. Il primo aspetto è la precarietà di questo settore in particolare, con contratti anche mal retribuiti. Nonostante il grande cinema che il paese ha realizzato, verrebbe da dire, che in America, si ha una visione ancora troppo ristretta, dando poca importanza riguardo a chi compie questo genere di mestiere.

Il secondo motivo è il timore che nei prossimi anni si abbia la sostituzione del loro impiego con l’intelligenza artificiale, che negli ultimi tempi ha aperto vari e discutissimi dibattiti.

Insomma tutte motivazioni più che valide che inducono gli sceneggiatori hollywoodiani a far sentire la propria voce, nell’industria cinematografica per antonomasia. Speriamo ottengano le loro vittorie, in primis per la loro dignità umana di lavoratori, ma anche per il bene del cinema e dell’arte in sé, di cui ne beneficia l’intera collettività.

Giovanni Veverga
Giovanni Veverga
Amo gli autori che vogliono e sanno come raccontare una storia in grado di affascinare lo spettatore.

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