Penguin Bloom è la vera storia della rinascita di Samantha Bloom in seguito ad un tragico incidente.
Per il film, che vede come protagonista Naomi Watts, il regista Glendyn Ivin si è ispirato al libro Penguin Bloom – L’uccellino che salvò la nostra famiglia, scritto da Cameron Bloom, marito di Samantha, con Bradley Trevor Greive.
Penguin Bloom Trama
Samantha Bloom è una donna sportiva, amante dell’oceano e surfista. Vive in un angolo di paradiso australiano, nella sua casa sulla spiaggia. Ha un marito, Cameron, e tre vivaci figli, Noah, Reuben e Oli.
Durante un viaggio in Thailandia Sam cade da una terrazza a causa di un parapetto di legno difettato. Le lesioni riportate la paralizzano dalla vita in giù.
La disgrazia sconvolge la vita di Sam, costretta su una sedia a rotelle, così come la vita dell’intero nucleo famigliare che deve riorganizzare la quotidianità di cui Sam, da pilastro portante, diviene spettatrice passiva.
Donna forte e sportiva quale era, infermiera di professione, che si occupava dei suoi figli, Sam necessita ora lei stessa di assistenza, anche solo per alzarsi dal letto.
Le conseguenze dell’incidente gettano Sam in una profonda depressione. L’arrivo in famiglia di Penguin Bloom giovane gazza trovata dai tre figli sulla spiaggia, sconvolgerà in modo positivo l’intera famiglia e aiuterà Sam a ritrovare la forza di risollevarsi.
Penguin Bloom, la gazza che non sapeva volare
Penguin Bloom, così chiamata per il colore bianco e nero del suo piumaggio, è una gazza chiassosa caduta da un albero a causa di un temporale. I figli di Sam decidono di salvarla e la portano a casa loro per nutrirla.
Sarà Noah, il maggiore dei figli, ad avere più a cuore le sorti di Penguin Bloom. Dietro al suo accudimento si nasconde un profondo senso di colpa. Noah, infatti, si sente responsabile dell’incidente accorso alla madre; lui, il giorno della tragedia, aveva invitato la sua famiglia a salire sulla terrazza dalla quale poi Sam è precipitata.
Sam accoglie con freddezza l’animale selvatico e inizierà a nutrirlo, sebbene con riluttanza, solo perché è Noah stesso a chiederglielo. Il parallelismo tra il bisogno di accudimento di Penguin e la non autosufficienza di Sam crea un legame empatico tra le due. La stessa incapacità di volare della gazza è un chiaro riflesso dell’impossibilità di camminare di Sam.
In bilico tra la depressione e la rabbia, che sfoga distruggendo le fotografie che la ritraggono come era e come ora non è più, Sam ritrova un po’ di pace occupandosi di Penguin Bloom.
La svolta nel processo di rinascita viene rappresentata attraverso scene oniriche, dove l’elemento acqua, che prima inghiotte Sam con la sua sedia a rotelle trascinandola sul fondo, poi la spinge in superficie in una sorta di resurrezione dalle profondità dell’Oceano.
Penguin Bloom Recensione
Penguin Bloom è il racconto di un fatto realmente accaduto, è la testimonianza lineare di una fatalità e delle sue conseguenze. La sceneggiatura può sembrare debole, orfana di veri e propri colpi di scena. Ma non poteva essere diversamente.
Il regista Glendyn Ivin non ha stravolto con effetti cinematografici la natura del libro dal quale ha tratto ispirazione. È una testimonianza vera raccontata con lo scopo di essere un esempio di rinascita possibile. Chiunque di fronte ad una tragedia può ritrovare la forza di ricostruire, passo dopo passo, una nuova esistenza con ciò che è rimasto intatto.
Nel caso di Sam Bloom solo l’amore della sua famiglia e degli amici l’aiuterà a lasciare andare ciò che è stata, la donna surfista, per abbracciare la sua nuova condizione e cimentarsi in una nuova sfida prendendo lezioni di Kayak.
Le scene di maggior patos sono riservate alla ricostruzione del tragico incidente in flashback. Viene mostrato più volte nel corso del film, dapprima lasciando intuire cosa sia successo, con un’inquadratura sul parapetto di legno spezzato, ma via via sempre più dettagliatamente. Un’ultima ricostruzione del fatto mostra un primo piano sul corpo scomposto di Sam dopo la caduta.
Penguin Bloom e la natura australiana
Ciò che fa la bellezza di Penguin Bloom film è sicuramente la fotografia di Sam Chiplin e le panoramiche sulle meravigliose spiagge dell’Australia, Paese il cui è stato girato il film. La presenza preponderante della natura nella vita dei Bloom è rappresentata nelle scene che raccontano le abitudini della famiglia, dai pic-nic serali sulla spiaggia all’apiario sul tetto, curato dai ragazzi per la produzione del proprio miele.
Penguin Bloom il cast
Naomi Watts è Sam Bloom.
L’attrice interpreta con la sua bravura una donna che soffre per una condizione di semiparalisi che le impedisce di essere la donna atletica che è sempre stata, oltre che renderle impossibile occuparsi dei propri figli. Una donna che dovrà fare pace con il dramma che l’ha colpita per rinascere in nuova dimensione.
Andrew Lincoln è Cameron Bloom
Un marito servizievole e pacato, che affronta la depressione della moglie con tutto l’amore di cui è capace. Sarà lui a proporre a Sam di provare qualcosa di nuovo, per compensare l’impossibilità di tornare a cavalcare le onde con il surf. Lui, con pazienza, attenderà finché Sam non deciderà di ascoltare il suo consiglio.
Rachel House è Gaye Hatfield
Una donna maori, forte e determinata, che accompagnerà Sam lungo il faticoso percorso che le permetterà di tornare nell’abbraccio del suo amato Oceano, allenandola nell’uso del Kayak.
Griffin Murray-Johnston è Noah
Il figlio maggiore. La sua voce narrante in una sorta di reportage racconta la tragica storia di sua madre. Lui si interroga sul perché: perché il legno ha ceduto proprio in quel momento, perché non si è appoggiato lui per primo, perché non si è rotto quando altre centinaia di persone si sono sporte da quella terrazza prima di loro. Interrogativi che non troveranno mai risposta.
Penguin Bloom
La performance della gazza, o meglio, delle gazze impiegate nel ruolo di Penguin lascia a bocca aperta. Un plauso speciale alla bravura dell’addestratore Paul Mander, già al lavoro sul set di Storm Boy, nell’inserire un uccello selvatico nella quotidianità della casa famigliare, facendolo sembrare del tutto naturale.
Conclusioni
Penguin Bloom è una storia di speranza raccontata senza fronzoli, con la semplicità che è propria della vita vera, anche quando è tragica. Il senso della storia si riassume nella certezza che dell’incidente nessuno ha colpa. La colpa è di un pezzo di legno marcio.