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Paul Dano, i pericoli dell’interpretazione dell’Enigmista

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Non è la prima volta che si apprende delle difficoltà insite nella partecipazione a un grande cine comic. Paul Dano, che in The Batman interpreterà L’Enigmista, conferma che l’aver vestito i panni del famoso villain ha avuto dei risvolti fisici e psicologici non del tutto piacevoli.

Paul Dano

Innanzitutto, occorre segnalare che il personaggio a cui si fa riferimento è ben lontano dal fumettistico Enigmista messo in scena da Jim Carrey: meno appariscente e loquace in quest’ultima versione dell’uomo pipistrello si nota una caratterizzazione molto più profonda e ricca di pathos. Non sorprende quindi che le riprese abbiano provato fisicamente Paul Dano che, a più riprese, ha dichiarato di aver sofferto eccome.

Si parte dalla classica insonnia (dettata probabilmente dall’ansia di far parte di un film di così larga distribuzione) passando per il disagio respiratorio provato ogni volta che si metteva la maschera (Dano stesso parlando con il regista ha chiesto di essere ricoperto di nastro adesivo per dare alla sua interpretazione una credibilità maggiore). Tuttavia, questo ha coinciso anche con difficoltà a riposare bene la notte a causa del sudore e della compressione fisica e ovviamente uno stato d’ansia che ci sta mettendo un po’ a sfumare.

Paul Dano

Sono ormai diversi i casi di difficoltà come questa; addirittura, la stessa versione di Nolan dell’uomo pipistrello aveva mostrato al mondo gli effetti di una così intima compenetrazione emotiva tra attore e personaggio (si fa riferimento a Heath Ledger e al suo Joker). Nel caso di Paul Dano sembra essere tutto rientrato nel giro di breve tempo ma, secondo quanto confermato, sono dovute intervenire delle modifiche al costume perché fisicamente e psicologicamente la situazione stava cominciando a diventare insostenibile. Che sia un villain o un protagonista una così stretta correlazione psicologica tra personaggio e persona fisica è un elemento che dice molto su un film (di solito certifica l’impegno e la qualità che l’attore mette in campo) ma rimane un fattore di pericolo indiscutibile.

Federico Favale
Federico Favale
Anche da piccolo non andavo mai a letto presto. Troppi film a tenermi sveglio. Più guardavo più dicevo a me stesso: "ok, la vita non è un film ma se non guardassi film non capirei nulla della vita".

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