The dating game killer: l’agghiacciante cronaca che plasma il lungometraggio
Durante gli anni Settanta, in corrispondenza con una golden agedella televisione statunitense, un format in particolare, tra le tante nuove proposte, affascinava il pubblico rubando i cuori di ogni spettatore. Si trattava della formula, allora pressoché rivoluzionaria, del dating show (particolarmente florido ancora oggi, ai tempi addirittura considerato inaspettatamente moderno quando non velatamente sovversivo, agli occhi di un pubblico più tradizionalista). Tra le svariate proposte, ricamate a partire da questa stessa formula, una in particolare nel corso del decennio menzionato catturò l’attenzione del pubblico: The dating game. In una celeberrima puntata (paradossalmente tristemente passata alla storia) la giovane Cheryl Bradshow, in cerca dell’amore, sceglie come potenziale compagno tale Rodney Alcala. Ma – il tempo lo ha dimostrato, facendo luce su una vicenda dai risvolti più che cupi – dietro all’insospettabile fascino dello scapolo si celava un’identità da serial killer, le cui mani nel corso degli anni potrebbero essersi macchiate di più di cento omicidi.
Oggi questa vicenda, e le sue conseguenze e implicazioni, grazie alla penna dello sceneggiatore Ian MacAllister McDonald si appresta a diventare un lungometraggio (indubbiamente di stampo thriller), e prende il titolo di The dating game killer. I dettagli a proposito delle riprese, previste per l’estate ormai prossima, e di cast e crew non sono ancora stati resi noti, ma nelle ultime ore pare essersi rafforzata la voce secondo cui Anna Kendrick (Un piccolo favore, Estraneo a bordo) potrebbe rivestire i panni della protagonista. Ancora nessun nome, tuttavia, per la sua controparte maschile sulla scena, né per un possibile regista. Il progetto, avviato a partire da una collaborazione con Netflix, si è poi allontanato in corso d’opera dalla celeberrima piattaforma di streaming.