Nel 2020 Michel Franco ha vinto il Leone d’Argento Gran Premio della Giuria alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia con Nuevo Orden. La pellicola ha raccontato quella che potrebbe diventare prima o poi una vera e propria bomba sociale, ovvero la ribellione violenta degli oppressi. In questo caso gli ultimi dell’anello della scala sociale verso le classi ricche e più agiate.
La trama è ambientata in una distopica Città del Messico, dove l’esplosione della violenza popolare arriva ad attraversare in maniera potente l’alta società fino a sconvolgerla definitivamente. Michel Franco è stato presente a Venezia anche nel 2021 con Sundown, interpretato da Tim Roth, e nel 2023 con Memory, il melodramma interpretato da Peter Saarsgard e Jessica Chastain. Per la sua straordinaria interpretazione, Saarsgard ha vinto la Coppa Volpi.
La rappresentazione che viene fatta in Nuevo Orden è ricca e carica di simbolismi a partire dal colore verde. Infatti la vernice che sembra costantemente imbrattare oggetti e che scorre imperscrutabile sullo schermo con una potenza visiva allegorica, rimanda allo Shining di Stanley Kubrick. Se nella pellicola del regista inglese, il colore rosso grondava a fiumi per terrorizzare lo spettatore, in quello del regista messicano fa altrettanto per canalizzare la violenza catartica insurrezionalista.
Nuevo Orden: il cast
Nel cast di Nuevo Orden sono presenti Naian González Norvind interpreta il ruolo di Marianne, la sposa nel film. Marianne è un membro della classe alta messicana e il suo matrimonio è al centro della storia. Dario Yazbek interpreta il ruolo di Alan, lo sposo. Alan è un medico e diventa il marito di Marianne durante il matrimonio. Diego Boneta è Daniel, il fratello di Marianne.
Mónica del Carmen è Leticia, la madre di Marianne. Il personaggio di Leticia rappresenta la classe privilegiata del Messico. Fernando Cuautle interpreta Cristian, uno degli impiegati domestici della famiglia di Marianne. Roberto Medina interpreta il ruolo di Rolando, il padre di Marianne, che è anche un membro influente della classe alta. Patricia Bernal è Patricia, la moglie di Rolando e la madre di Marianne. Eligio Meléndez interpreta Augusto, un personaggio chiave che è coinvolto nelle proteste e nelle azioni violente contro la classe dominante.
Nuevo Orden: trama e recensione
Città del Messico, 2021. Un’estesa e prolungata protesta infuria per le strade della capitale. Nel frattempo uno sfarzoso matrimonio con una classe sociale d’elite, è in fase di celebrazione. Il divario metaforico e fisico tra le classi abbienti e i poveracci che stanno riversando la rabbia comunitaria nella capitale, andranno a collidere. I disordini e il caos conseguenti, forniranno il pretesto all’esercito messicano per instaurare una dittatura militare nel paese.
Ed è proprio quest’inquietante ipotesi che emerge in Nuevo Orden, pellicola fantapolitica di Michel Franco. In questo frangente, vengono evocati gli spettri delle dittature militari cilene e argentine. Ma se i film che hanno affrontato quei tragici contesti storici, erano tutti ambientati nel passato, il film di Michel Franco va avanti per l’ipotesi con una domanda: e se…? Cosa accadrebbe se in quest’epoca dove tutto sembra essere a portata di mano, si scatenasse un terribile risentimento popolare?
La rivolta dei reietti si era già vista in Parasite di Bong Joon ho, mentre il lato oscuro della storia per quanto riguarda le dittature, era ed è stato esplorato da un altro grande esponente del cinema latinoamericano: Pablo Larraín. Infatti il regista cileno ha raccontato nuovamente il suo paese con la dark comedy El Conde. La pellicola è stata premiata recentemente a Venezia con il Premio per la Migliore Sceneggiatura, ed è approdata su Netflix lo scorso 15 settembre.
In un Messico futuristico dove il divario tra ricchi e poveri è diventato insostenibile, tutto può accadere e in effetti accade. Il film offre una panoramica alternativa di un paese in cui la classe dominante vive in lussuosi quartieri residenziali, mentre la classe lavoratrice è oppressa e impoverita. Questo riflesso della disuguaglianza economica e della tensione sociale riflette la realtà di molte parti del mondo.
Michel Franco dirige un atto d’accusa verso le disparità sociali e politiche
Il film esplora il tema della disuguaglianza economica e sociale in modo crudo e senza compromessi. La separazione tra le classi è evidenziata attraverso scene di violenza e oppressione, dimostrando quanto sia difficile per coloro che vivono nella povertà sfuggire a questa realtà.
Nuevo Orden è noto per le scene di ferocia esplicita e brutale. Queste scene mostrano la disperazione e la rabbia della classe lavoratrice, ma allo stesso tempo sollevano domande etiche sulla natura stessa della brutalità e della rivolta. Il film sfida lo spettatore a considerare se certi atti possano essere giustificati in determinate circostanze.
La pellicola è strutturata in modo non lineare, con una serie di eventi che si susseguono rapidamente. Questa struttura narrativa contribuisce a creare una sensazione di caos e instabilità che riflette il tema centrale del film: la disintegrazione dell’ordine sociale esistente. Non a caso viene chiamato Nuevo Orden, appunto Nuovo Ordine.
Conclusioni
Distribuito in Italia da I Wonder Pictures, Nuevo Orden è un film politicamente carico che solleva domande sulle implicazioni delle politiche economiche, sociali e di classe. La storia può essere interpretata come una critica alla corruzione politica, al nepotismo e alla mancanza di empatia della classe dominante. Il regista Michel Franco utilizza una cinematografia cruda e realistica per enfatizzare l’atmosfera opprimente del film. La sensazione di tensione costante è sempre palpabile in tutto il suo svolgimento.
Nuevo Orden è un film provocatorio e disturbante che affronta queste tematiche in modo audace e provocatorio. La sua visione neanche tanto immaginaria di un Messico diviso è una critica acuta alla disuguaglianza e alla corruzione. Il suo stile cinematografico contribuisce a creare un’esperienza cinematografica potente e coinvolgente. Tuttavia, le scene di violenza esplicita richiedono una certa visione per essere metabolizzate pienamente.
La pellicola sarebbe dovuta uscire nelle sale nell’ottobre 2020, ma la seconda chiusura imposta dalla pandemia di Covid 19 l’ha rimandata ad aprile 2021, ed è uscita contemporaneamente on demand. Il recente premio di Venezia a Memory, permetterà di riscoprire questo film che merita sicuramente una menzione per linguaggio e stile da parte di un autore che è sempre più riconosciuto e apprezzato nel circuito dei festival internazionali e non solo.