Ci sono delle novità significative che Paramount Pictures ha preso per quanto riguarda Mission Impossible 8, il nuovo capitolo con Tom Cruise. Come altri film delle sue dimensioni e portata, l’ottavo film della saga è stato costretto a interrompere la produzione a causa dello sciopero in corso del SAG-AFTRA, e non sarà completato in tempo per l’apertura della prossima estate.
È un destino che ha colpito molti blockbuster di grande budget. Tutto questo se il sindacato degli attori e gli studi non risolveranno le loro trattative contrattuali nelle prossime settimane. Christopher McQuarrie ha diretto il settimo episodio, che è stato distribuito nei cinema poco prima del fenomeno globale di Barbenheimer.
Nonostante le recensioni positive e il successo ottenuto dal precedente blockbuster di Cruise, Top Gun: Maverick, il film principale non ha raggiunto le aspettative al botteghino con un incasso di 567 milioni di dollari a livello globale.
Ma che cosa è successo effettivamente a Mission Impossible 8?
Paramount Pictures ha ritardato il prossimo Mission: Impossible di quasi un intero anno, spostandolo dalla data originale del 28 giugno 2024 alla nuova data del 23 maggio 2025. Mission Impossible 8 arriverà sul grande schermo con un nuovo nome. Paramount e Skydance stanno eliminando la seconda metà del suo titolo.
In precedenza era Dead Reckoning Parte due, anche se il sequel seguirà direttamente gli eventi di Dead Reckoning Parte Uno del 2023. Il settimo capitolo è stato poco proiettato sugli schermi Imax. Questo perché Oppenheimer di Christopher Nolan ha dominato il formato premium fino alla fine dell’estate.
La penalizzazione per la pellicola con Tom Cruise, nonostante l’alto livello qualitativo, è stata significativa. Quindi, dopo il fenomeno Barbenheimer che ha calamitato l’attenzione degli spettatori in maniera incontrastata quest’estate, si è corsi ai ripari.Questo non accadrà con il prossimo capitolo che avrà una proiezione esclusiva di tre settimane in formato Imax. Per le altre pellicole, il calendario sarà soggetto a modifiche finché le principali produzioni rimarranno interrotte.
