Salutiamo Marina Cicogna, la “contessa” del cinema italiano che ci ha il lasciato il 4 novembre all’età di 89 anni.
È stata la prima donna ad affermarsi in un ambiente prettamente maschile, tantoché il New York Times l’ha descritta come “la prima grande produttrice cinematografica italiana” e “una delle donne più potenti del cinema europeo”.
La sua è stata una vita straordinaria, raccontata dal regista Andrea Bettinetti nel documentario Marina Cicogna – La vita e tutto il resto.
Marina Cicogna, la donna che ha reso grande il cinema italiano
La carriera cinematografica inizia nel 1967 quando, insieme al fratello Ascanio, detto Bino, diventa titolare della casa di produzione e distribuzione Euro International Films, rilevata dalla loro madre. Introducono diversi film indipendenti prodotti all’estero e la svolta arriva dopo l’acquisto di Helga, primo film che racconta l’educazione sessuale, e Bella di giorno.
Dopodiché, ha prodotto importanti film italiani, come Metti, una sera a cena di Giuseppe Patroni Griffi, nonostante la Euro mostrò il proprio scetticismo nei confronti della pellicola.
Tra gli altri titoli, possiamo citare Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto di Elio Petri, che vinse l’Oscar nel 1971 come miglior film straniero.
Fotografa, oltre che produttrice
Oltre al cinema, una sua grande passione era la fotografia. Marina Cicogna ha avuto modo di fotografare, in contesti informali, alcuni celebri amici come Federico Fellini, Maria Callas, Gina Lollobrigida, Audrey Hepburn, la principessa Margaret e molti altri.
La maggior parte degli scatti è raccolta nel libro Scritti e Scatti, divenuto anche un’apprezzata mostra fotografica nel 2009, e un ulteriore libro fotografico è La mia Libia, che contiene fotografie dei suoi anni vissuti a Tripoli, nella villa di famiglia.
Marina Cicogna, la “contessa” che non ha avuto paura di nascondersi
Marina Cicogna è sempre stata una donna all’avanguardia. Non ha avuto paura a dichiararsi bisessuale e, tra i suoi flirt, possiamo ricordare alcune star del cinema: Alain Delon, Warren Beatty, Farley Granger e l’attrice Florinda Bolkan, che è stata la sua compagna di vita per oltre vent’anni.
Il cinema italiano non può far altro che ringraziare questa donna immensa che ha contribuito a renderlo grande.