Dai set cinematografici all’arte contemporanea: è interessante la parabola artistica intrapresa dall’attore romano Ludovico Tersigni. Le sue sculture hanno arricchito il quarto piano di Palazzo Ripetta, l’affascinante hotel a pochi passi da Piazza del Popolo.
La mostra, intitolata Luz, fa parte della Rome Art Week, un progetto culturale diffuso in tutta la Capitale atto a promuovere l’arte contemporanea.
Luz è una parola di origine aramaica che, rimasta invariata sia nella lingua ebraica che in quella araba, sembra avere una comune radice nel designare tutto quello che è celato, nascosto.
Ludovico Tersigni e i suoi “Luz”
Tersigni propone in questa esposizione i propri “Luz” come porte per civiltà nascoste nel passato, da poter conoscere e riconoscere nella propria storia. Le città scelte sono città di navigatori, commercianti, guerrieri, filosofi, così che che ciascuno possa cercare, ritrovarsi o riscoprirsi.
L’attore si concentra su sculture che si rifanno alle divinità antiche, ma anche ad oggetti esoterici preistorici: si tratterebbe di metafore potentissime che arrivano in modo trasversale a chi le guarda. Il pubblico è rimasto piacevolmente stupito, sia dalla qualità estetica delle sculture, che dal loro significato intrinseco.
Di questa serie l’opera più catalizzante è sicuramente Bucefalo, una testa di cavallo che rappresenta il destriero favorito da Alessandro Magno.
Il cavallo accompagnò per quasi un ventennio il suo padrone nelle battaglie, alla conquista del mondo conosciuto. Il sodalizio tra Bucefalo e Alessandro non fu spezzato che dalla morte.
Il vernissage di Ludovico Tersigni, a cui erano presenti anche il regista Diego Bianchi e il collega di SKAM Italia Rocco Fasano, permette di dare maggiore visibilità all’arte contemporanea nazionale e internazionale. Rome Art Week si fa promotrice di un’idea innovativa e differente di fruizione artistica.
Il pubblico e gli operatori del settore sono messi in comunicazione tra di loro senza barriere, dando vita a nuove conoscenze, prospettive e creando valore attraverso il contatto diretto con l’arte e il mondo che la circonda.