HomeNewsLocarno 75: Matt Dillon premiato con il Lifetime Achievement Award

Locarno 75: Matt Dillon premiato con il Lifetime Achievement Award

Giovedì 4 agosto, nel corso del Locarno Film Festival, Matt Dillon riceverà il Lifetime Achievement Award, premio riservato alle personalità cinematografiche che si siano distinte per una carriera straordinaria.

Matt Dillon incarna con suprema libertà un’idea di artista e di cinema americano che amiamo profondamente. L’inquietudine della giovinezza e la libertà della maturità – spiega il direttore del festival Giona A. Nazzaro –. Un interprete che ha saputo costruire un successo duraturo e transgenerazionale senza mai rinunciare a esplorare nuove sfide e linguaggi. Attore e regista sorprendente, Dillon rappresenta il meglio di un’idea di cinema statunitense nata negli anni Settanta e allo stesso tempo celebra il coraggio delle scelte non convenzionali.

Matt Dillon
Matt Dillon in Drugstore Cowboy

Dopo il Pardo alla carriera destinato a Costa-Gavras, la rassegna elvetica si arricchisce quindi della presenza di un’altra importante figura del cinema contemporaneo.

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In occasione della premiazione, saranno proiettate due pellicole per celebrare il lavoro di Dillon come attore (Drugstore Cowboy di Gus Van Sant, 1989) e come regista (City of Ghosts, 2002).

La sua prova in Drugstore Cowboy (nel cast anche lo scrittore William S. Burroughs), forse uno dei migliori film sul tema della tossicodipendenza, permise a Dillon di vincere un Indipendent Spirit Award, lanciandone definitivamente la carriera, dopo i fortunati esordi in Giovani Guerrieri di Jonathan Kaplan nel 1979 e in I ragazzi della 56a strada e Rusty il selvaggio, entrambi diretti da Francis Ford Coppola nel 1983.

Matt Dillon
Matt Dillon in La casa di Jack

Particolarmente attratto da ruoli di outsider, Dillon con la sua versatilità ha sempre spaziato sia in produzioni commerciali (Singles di Cameron Crowe, 1992; Tutti pazzi per Mary di Peter e Bobby Farrelly, 1998), sia in produzioni autoriali (Crash di Paul Haggis, 2004; La casa di Jack, di Lars von Trier, 2018; Nimic cortometraggio di Yorgos Lanthimos, 2019).

Da regista, dopo il debutto avvenuto con City of Ghosts, si è cimentato nel documentario con El Gran Fellove (2020), incentrato sul musicista cubano Francisco Fellove Valdés.

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Di prossima uscita la serie Apple Tv High Desert di Jay Roach, dove avrà un ruolo nel nutrito cast composto, tra gli altri, da Patricia Arquette, Rupert Friend e Brad Garrett. Si tratta del secondo importante impegno in una serie tv, dopo Wayward Pines di Chad Hodge.

Giulia Angonese
Giulia Angonese
Mi dedico al cinema con passione e continuità, cercando sempre di cogliere dinamiche di pensiero e atmosfere sottese agli intrecci narrativi.

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